Page 17 - Rassegna 2020-3
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DOTTRINA
DOTTRINA
DALLA CHIESA Prof. Nando MELI Dott.ssa Ilaria
Le mafie a Roma. Una storia a strati
Dal Dopoguerra al Duemila
(prima parte)
Il presente contributo è la prima delle due parti in cui è stato diviso un articolo sulla storia
delle mafie a Roma. Gli autori vi analizzano il periodo che va dal Dopoguerra alla fine del
Novecento. La Capitale, con il suo “pieno di Stato”, sembrerebbe escludere fisiologicamente la
presenza di organizzazioni che nella storia sono nate e si sono sviluppate soprattutto grazie alla
lontananza delle istituzioni. E invece a Roma è proprio questo “pieno” a costituire il principale
elemento di attrazione per Cosa nostra, che si muove con visione strategica alla conquista della
Capitale. Al contrario, e classicamente, è appunto il vuoto a generare le “batterie” nelle borgate
del Dopoguerra, tra cui la Banda della Magliana. Una storia a lungo sottovalutata, di cui sono
protagoniste organizzazioni diverse per rango, cultura, struttura che si incontrano e contami-
nano approfittando delle opportunità offerte dalla Capitale degli anni Settanta e Ottanta. Poi, a
fine secolo, il ruolo paradigmatico di Ostia, luogo di attrazione e formazione di nuove mafie.
This contribution is the first of two parts in which an article on the history of the mafia in Rome was divided.
Authors analyze the period from Postwar to the end of the Twentieth Century. The capital city, within its “full state”,
would seem to physiologically exclude the presence of organizations born and developed in its history mainly thanks to
the remoteness of institutions. Instead, this “fullness” in Rome truly constitutes the main attraction for Cosa nostra,
which moves with a strategic vision to conquer the capital. On the contrary, and naturally, emptiness generates “batte-
ries” in the Post-war suburbs, including “Banda della Magliana”. They constitute a long underestimated story, whose
protagonists are organizations with different rank, culture and structure. Accordingly, they meet and contaminate each
other by taking advantage of the opportunities offered by the capital of the seventies and eighties. Then, at the end of
the century, the paradigmatic role of Ostia, a place of attraction and formation of new mafias.
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