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Ulteriori direttive per assicurare i necessari livelli di sanità pubblica sono
state emanate dal Ministero dell’Ambiente e dagli Enti territoriali. La
Dottoressa Valentina Vattani ci fornisce, al riguardo, preziose e sintetiche indi-
cazioni utili anche ai fini della specifica attività di controllo e di vigilanza.
Sempre nel quadro delle attenzioni che abbiamo voluto riservare alla
protezione dell’ambiente, ospitiamo un intervento del Colonnello Marco
Pucciatti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Modena, il quale con-
centra la sua attenzione sui cosiddetti “global commons”, ovvero sulla tutela di
quei beni comuni, privati o pubblici, naturali e non, la cui sopravvivenza e
conservazione è interesse di tutti i cittadini. La difesa delle risorse ambientali
e paesaggistiche - così come sancito dalla Carta costituzionale, strettamente
legata alla salvaguardia della salute - deve rappresentare il baluardo di una
politica globale comune, soprattutto laddove lo sfruttamento indiscriminato
delle risorse della Terra viene troppo spesso giustificato dal “diritto allo svi-
luppo”.
La vigente normativa in materia ambientale per le piccole e medie imprese
ha disciplinato l’Autorizzazione Unica Ambientale attraverso la semplificazione
degli adempimenti amministrativi. In tale contesto, il perito e consulente tecni-
co di Procure e Forze di Polizia Mauro Kusturin, delineandone il settore di
applicazione, illustra gli aspetti che hanno snellito la procedura burocratica del
provvedimento autorizzativo, divenuto di indubbia utilità per particolari attività
produttive. Questo percorso giuridico-amministrativo si è rivelato un efficace
strumento per facilitare, inoltre, il trattamento degli scarichi industriali, le emis-
sioni in atmosfera, l’auto-smaltimento ed il recupero rifiuti, secondo le direttive
di settore.
Con un approccio di carattere internazionale, quale quello che contrad-
distingue la rubrica nella quale si inserisce, pubblichiamo - in lingua inglese -
il contributo del Professor Paolo Bargiacchi, elaborato nel contesto di un pro-
getto di ricerca sostenuto dalla Commissione europea per lo studio dei flussi
migratori irregolari che da anni interessano l’intera Unione. Il sistema di acco-
glienza dell’Italia e di tanti altri Paesi membri è costantemente sotto pressio-
ne: la gestione dei migranti alla ricerca di una vita migliore e dei richiedenti
asilo impone ormai scelte precise, condivise, sostenibili e “leggibili” in modo
chiaro.
Nello stesso spazio editoriale, proponiamo la trattazione del Professor
Edoardo Greppi che si sofferma sulla protezione dei beni culturali come forma
di tutela riferita sia alla produzione normativa di salvaguardia sia alla repressio-
ne giudiziaria delle trasgressioni.
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