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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Una tutela che, espressa in
sinergia con le altre Forze di Polizia,
ci preserva quotidianamente dalla
minaccia rappresentata dal terrori-
smo e dalla criminalità organizzata
anche transnazionale, realizzando la
prevenzione avanzata da pericoli
che, seppur geograficamente distan-
ti, in un mondo globalizzato provo-
cano - tuttavia - significativo turba-
mento alla sicurezza nazionale. In
più occasioni, i Carabinieri hanno
sventato piani di attacco di organiz-
zazioni eversive, contribuendo a sal-
vaguardare l’Italia da attentati che in
molti altri Paesi, come sapete anche
in Europa, hanno subito conse-
guenze molto sanguinose.
È un’Istituzione, quindi, la
vostra, l’Arma, la nostra, l’Arma, la cui organizzazione funzionale ha perseguito
e ancora persegue l’obiettivo di convogliare e rendere sinergiche una pluralità di
competenze in settori di interesse prioritario, nel quadro della sua missione, ma
coniugando, sempre con approccio direi anche a tratti molto originale, tradizio-
ne e modernità.
Mi riferisco, in particolare, alla tutela ambientale, agro-alimentare e fore-
stale, assicurata attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e
Agroalimentari, la cui scelta di organizzare il Corpo nell’Arma dei Carabinieri è
derivata dalle affinità esistenti tra le due Istituzioni in ragione della diffusa pre-
senza sul territorio, svolgendo compiti a salvaguardia dell’ambiente, potendo
quindi mettere a sistema le capacità maturate per realizzare gli obiettivi di
risparmio e di efficienza perseguiti dalla riforma. È anche questo, se mi permet-
tete, il segno di una “sensibilità verde” che ha radici antiche, di cui come sapete
questo governo, il governo che presiede è particolarmente avvertito, e che con-
tribuisce a preservare quel corpo unico, prezioso e tuttavia fragile che l’Italia
possiede, costituito dal suo patrimonio ambientale, dalla sua biodiversità e dalla
qualità dei suoi prodotti agroalimentari. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che
la compromissione degli equilibri degli ecosistemi può provocare conseguenze
il cui ripristino richiederebbe decenni se non secoli.
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