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ricercare nella difficile sovrapposizione del giudicato tra i diversi Paesi, sempre
tesi ad assicurare tutte le garanzie di ciascuna fase processuale ed esecutiva.
Tale studio concorre in modo estremamente positivo alla conoscenza
della metodica ed è, al contempo, utile fonte di studio e di conoscenza.
Nella convinzione di stimolare il sicuro interesse e le personali riflessioni di
chi ci segue, pubblichiamo, con partecipata soddisfazione, le note predisposte dal
Consigliere Antonio Sabino, a margine di una sentenza sulla rilevanza penale delle
ingiurie verbali a sfondo sessuale che ledono l’onore e il decoro del destinatario
dell’offesa, nonché sul reato di disobbedienza ad un ordine attinente al servizio.
La prima disamina non poteva evitare la triste constatazione del vorticoso
scadimento formale del linguaggio nella società attuale, troppo spesso e troppo
facilmente lesivo della dignità altrui e del libero esercizio dei propri diritti fon-
damentali, non sempre tutelati in tutti gli aspetti.
Nel commento successivo, invece, si vuole scandagliare l’origine del reato
di disobbedienza, che spesso si riconnette all’errata convinzione del militare di
aver ricevuto un ordine illegittimo.
Il Colonnello Fausto Bassetta, come da consuetudine, ci offre le sue apprez-
zate annotazioni esplicative sulle norme tratte dal Codice dell’Ordinamento
Militare e, in particolare, sui “Requisiti generali per il reclutamento”.
Nella Tribuna di Storia Militare presentiamo un interessante lavoro di
ricostruzione del passato, redatto da tre Ufficiali allievi che espongono gli avve-
nimenti che condussero alla battaglia di Sedan, combattuta tra il 31 agosto e il
2 settembre 1870. Essa rappresentò, nella prima fase della guerra franco-prus-
siana, lo scontro cruciale che provocò la caduta del Secondo Impero.
L’Ingegner Alberto Mormile, Direttore operativo del Poligrafico dello Stato,
prestigiosa e storica istituzione da sempre a supporto della Pubblica
Amministrazione e al servizio del cittadino per la tutela della fede pubblica, traccia
un quadro della situazione in atto sul mercato, sempre vivo, dalla contraffazione
dei prodotti più comuni in commercio. L’attenzione che va riservata a questo
fenomeno è da ricercare negli insospettabili effetti, deleteri per la nostra econo-
mia, di tale illecito, che deprime la ricerca e l’innovazione, crea squilibri nei delicati
meccanismi della programmazione dei processi produttivi e ne impedisce la sana
competizione, oltre a distorcere i canali distributivi, con risvolti spesso preoccu-
panti per il pregiudizio che reca alla salute dei consumatori e dei lavoratori.
Il Tenente Colonnello Paolo Azzarone, della Direzione Investigativa
Antimafia di Palermo, presenta un lavoro di esplorazione delle dinamiche dei
fenomeni criminali in Sicilia, attraverso la mappatura geografica e la dislocazio-
ne sul territorio regionale dei clan mafiosi.
I rinnovati e rafforzati moduli investigativi, coordinati in ambito interfor-
ze, hanno consentito, anche nel contesto internazionale, di limitare notevolmen-
te le capacità operative delle cosche locali con l’adozione di misure reali che
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