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RIFLESSIONI SULLA CRESCENTE PRESENZA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE



               quanto più complesso è il software, quanto più ambizioso è l’obiettivo da rag-
               giungere e tanto più alte saranno le criticità connesse ad eventuali errori.
                    Dietro quasi tutti i dispositivi elettronici che utilizziamo comunemente,
               siano dei computer che smartphone, tablet, e molto altro ancora, ci sono sempre
               software che gestiscono l’operatività e l’esecuzione di funzioni specifiche da parte
               del prodotto, basta pensare ai più noti sistemi operativi quali, Android, Windows,
               Linux ma  anche  ai  ben  diffusi  programmi  di  Office Automation come  Word,
               Powerpoint, Excel, per finire con i giochi per il tempo libero, e tutti che soggiac-
               ciono alle regole elementari che abbiamo appena visto, ovviamente ciascuno
               con costruzioni più o meno ardite e oltremodo elaborate.
                    Ci si può chiedere, a questo punto, “in quale modo e dove” tutta la grande
               quantità  di  dati  e  le  informazioni  necessarie  all’esecuzione  del  programma
               venga alla fine immagazzinata, elaborata e gestita.
                    Sappiamo dell’esistenza degli “hard disk”, veri serbatoi di raccolta dei sin-
               goli files, cioè di unità in grado di conservare e restituire, a richiesta, foto, docu-
               menti,  tracce  sonore,  ecc.;  anche  i  software utilizzano  quel  tipo  di  unità  per
               memorizzare informazioni e dati che vengono però collocati in un archivio più
               strutturato in grado di permetterne poi l’estrazione più utile al bisogno.
                    Per dare un senso al significato di “dato strutturato”, la cui articolazione
               configura quello che si definisce un “database”, possiamo pensare ad un insie-
               me importante di dati quale può essere la raccolta dei dati anagrafici dei dipen-
               denti o dei clienti di un’azienda, contenuti all’interno di un archivio che deve
               poter essere utilizzato a seconda delle esigenze che si presenteranno e che per-
               tanto va organizzato in modo logico e per campi separati, per esempio nella
               forma:

                        Cognome                    Nome                 Data di nascita

                        CESENA                     Bruno                  13/03/1970

                          ROSSI                    Mario                  21/11/1999

                    Come si vede dalla struttura dati, le colonne sono ben definite, cioè ogni
               colonna  contiene  un  dato  esatto,  la  prima  colonna  contiene  il  cognome,  la
               seconda il nome, la terza la data di nascita.
                    In questo modo, qualsiasi programma di accesso autorizzato, può reperire
               informazioni da questo archivio, cercando o selezionando solo il dato richiesto.
               Peraltro, più database a contenuto diverso, possono essere collegati fra loro, e
               in qualche caso anche interagire.

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