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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI
Tuttavia, le considerazioni che abbiamo avuto occasione di svolgere in
queste righe, suggeriscono di essere cauti e di contenere gli entusiasmi nell’esa-
me dei risultati, indubbiamente brillanti, conseguiti nei lavori automatizzati,
svolti con un grado di precisione più elevato di quello permesso all’uomo, con
margini di errore inferiori, si pensi agli avvocati o ai chirurghi “virtuali” che
possono avere a disposizione un numero di informazioni, per qualità e quantità,
elevatissimo, e sempre tempestivamente sotto mano.
L’uso dell’IA avrebbe poi eccezionale utilità e troverebbe impiego notevo-
le in moltissime circostanze, sia nel governo dell’ambiente, sia nella gestione e
prevenzione delle calamità naturali, delle malattie endemiche, nel recupero dal
sottosviluppo.
Tuttavia, la macchina che sostituisce l’uomo finisce per insidiare le risorse
che a lui derivano dal lavoro, molte attività verrebbero soppiantate, l’esperienza
e la tradizione cancellata, così come ci sono aspetti concernenti la sicurezza non
del tutto pacifici. Dall’errore di programma agli insondabili scenari in cui tutti i
sistemi che governano l’economia del pianeta potrebbero collassare, essere sog-
getti agli attacchi degli hacker e introdurre reazioni a catena incontrollabili, per-
ché nulla può essere considerato immune dall’insidia di persone volutamente
malintenzionate o dalla fallibilità di persone magari in buona fede.
Si hanno testimonianze di scelte attuate da prototipi in fase di test assolu-
tamente preoccupanti, così come l’utilizzo del patrimonio dati delle persone,
concentrato in poche mani (vedi l’uso dei social), può dare luogo a procedure
opache o quanto meno poco trasparenti, tali da arrecare pregiudizio al diritto
alla privacy delle persone, a tentare di inceppare i meccanismi collaudati delle
democrazie evolute, aspetti questi sotto faro proprio nel tempo attuale, a tal
punto da dover legiferare in materia su larga scala.
Senza voler essere troppo allarmisti, è comunque molto importante riflet-
tere sui rischi ai quali potremmo andare incontro con l’evoluzione delle intelli-
genze artificiali. Comunque, per fortuna dell’uomo, nessun sistema di IA è stato
in grado di simulare le virtù che solo un essere umano può avere, a partire dalla
sensibilità, dall’intuito, a finire con la creatività e l’estro, capacità che nessuna
macchina è stata capace di riprodurre e formulare secondo etica.
Aristotele diede questa definizione di etica: «L’etica è quella branca della
filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si
valutano i comportamenti e le scelte».
Come nella definizione del grande filosofo, comportamento e scelte etiche
sono parole destinate ad essere applicate solo ed esclusivamente agli esseri
umani, gli unici capaci di suscitare o avere emozioni, costruire stimoli, immagi-
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