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INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2017-2018
vestigazione nell’ambiente digitale, la frontiera più avanzata nel contrasto alla
criminalità, per il quale ci avvarremo dei bravissimi ufficiali delle nostre cattedre
professionali e dei migliori investigatori del Raggruppamento Operativo
Speciale, il ROS, e del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche, il RIS.
E per completare questa continua integrazione e confronto tra teoria e
pratica tutti i nostri Corsi di formazione terminano il loro percorso alla Scuola
con un’esercitazione complessa, che dura più giorni e ripercorre tutte le attività
che un Ufficiale deve dirigere e personalmente condurre con modalità e tempi-
stiche reali, vivendo per la prima volta il peso della responsabilità delle decisioni
e la stessa fatica fisica, quando - come non di rado gli capiterà - l’intensità delle
operazioni porta a iniziare un nuovo giorno dopo una notte ininterrotta.
Nello stesso modo, crediamo nella necessità di scambiare esperienze e
conoscenze con gli altri Istituti di formazione nazionali ed esteri, civili e militari.
Abbiamo con noi frequentatori delle Forze armate e di polizia afgane, albanesi
e nigerina e nel prossimo mese di marzo nella sede del CoESPU di Vicenza, il
Centro di eccellenza dell’Arma per la formazione di polizie di stabilità, per il
terzo anno rinnoveremo un’attività congiunta con la Scuola di Applicazione
dell’Esercito e il sostegno di docenti di numerose Università, rivolta all’appro-
fondimento del tema dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario
nelle missioni in Teatro operativo. È un corso tenuto in inglese, lingua che è
oggetto di moduli intensivi e di mantenimento perché ormai ordinario stru-
mento di lavoro per un Ufficiale dei Carabinieri.
Per tutte le attività la Scuola può contare su un quadro permanente di pri-
mordine che ringrazio con grande convinzione.
Parallelamente curiamo con particolare intensità la formazione dei
Comandanti, l’educazione al comando perché gli Ufficiali sono innanzitutto
Comandanti di Carabinieri, donne e uomini che costituiscono il nostro patri-
monio più grande, Comandanti che sono interlocutori privilegiati delle comu-
nità, al cui servizio hanno scelto di impegnarsi per proteggerne diritti e liber-
tà.
Per questo insegniamo loro anche a sapere ascoltare e a relazionarsi, in
modo da essere percepiti al meglio e a saper riconoscere in ciascuno, sia esso
un Carabiniere o un cittadino, la ricchezza di cui ogni persona è portatrice.
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