Page 29 - La Musica e l'Arma
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L’immagine della musica
nel risorgimento
li ideali di libertà che presero a circolare do-
po la Rivoluzione francese ben presto tro-
varono un loro immediato riscontro anche
G nella contemporanea produzione musicale
attraverso l’introduzione di toni e motivi patriottici
all’interno dei testi. Già nel 1799 il compositore Do-
menico Cimarosa, insieme al librettista Luigi Rossi,
aveva messo in musica un Inno patriottico per lo brucia-
mento delle immagini dei tiranni in occasione della pro-
clamazione della Repubblica Partenopea.
Ma fu a partire dal Congresso di Vienna del 1815
Chiappori disegnatore; ratti e Charlot litografia.
che si pensò di usare la musica come strumento “pe- Sipario del Teatro Nazionale di Torino 1848. Ritaglio di giornale
dagogico” per diffondere nel popolo, attraverso inni e Roma, Museo Centrale del Risorgimento Ved. 4a (220)
canti, gli ideali di libertà senza fare distinzione tra musi-
ca popolare e musica colta. Il pesarese Gioacchino Ros- fu oggetto di attenzioni musicali anche il re Carlo Alber-
sini, ad esempio, che nell’aprile del 1815 diresse un Inno to, protagonista di una serie di cantate sia in vita sia post
all’Indipendenza, ideò anche dei componimenti di caratte- mortem o, ancora, le canzonette anti-austriache intonate
re spiccatamente “politico” e risorgimentale come la serie dai triestini per sbeffeggiare il governo.
di spartiti inneggianti alla figura di papa Pio IX, inteso La musica divenne così, alla stessa stregua della lettu-
come baluardo degli ideali patriottici. Allo stesso modo ra, della poesia e dell’arte, un veicolo privilegiato per la