Page 9 - L’Arte di Sebastiano de Albertis
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Introduzione
DA LEONARDO A VELAZQUEZ, DA PAOLO UCCELLO A DE NITTIS:
SEBASTIANO DE ALBERTIS FRA ARCHETIPO E INNOVAZIONE D’ARTE.
P tempesta inarrestabile e impeto d’uomini, ani- crepitare delle artiglierie era qualcosa di più d’un me-
rodigio atmosferico e cataclisma naturale,
ro effetto pittorico da studio: era l’irrompere della Ve-
mali e forze primigenie scatenate, autentico spet-
convenzionalismo borghesi.
tacolo corale d’elementi cosmici ed energie in- rità che travolge definitivamente ogni retorica ed ogni
controllabili, una carica di cavalleria assume, agli Allievo dell’Accademia di Belle Arti di Brera, è lar-
occhi esperti e ben altrimenti scaltriti di Sebastiano gamente probabile che il milanese De Albertis abbia
De Albertis, il carattere d’un magnifico uragano: uno avuto modo di studiare con ammirazione le tante ri-
spettacolo insieme umano e cosmico da indagare e ri- produzioni, già allora circolanti, degli studi di Leonar-
trarre col piglio del naturalista e il lirismo del poeta. do da Vinci sui cavalli e sui loro movimenti, ed abbia
Per lui, che aveva partecipato alle Cinque Giornate sicuramente visto un’immagine della celebre copia
di Milano, e s’era arruolato volontario per combatte- della scena centrale de La Battaglia di Anghiari o La
re nelle tre Guerre d’Indipendenza, senza rinunciare Lotta per lo Stendardo eseguita da Rubens nel 1603
alla Spedizione dei Mille, il tambureggiare degli zoc- sul modello del cartone originario dello stesso Leo-
coli di decine di cavalli e il fumo delle esplosioni, il nardo che – incaricato dal gonfaloniere della repub-
gemito delle fanfare e il blica Pier Soderini di rappresentare la vittoria del-
le truppe fiorentine su quelle milanesi nell’omonima
battaglia del 1440, nel Salone dei Cinquecento in Pa-
lazzo Vecchio – non aveva