Page 5 - L’Arte di Sebastiano de Albertis
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            TRA STORIA, ARTE E MITO










          170       durante la prima campagna di                                              al valor militare dei
                    anni or sono, il 30 aprile 1848,
                                                                                              Carabinieri e dell’in-
                  guerra del Risorgimento italia-                                             tera Armata Sarda.
            no, i tre Squadroni di  Carabinieri di                                            Alla notorietà e alla
            scorta al re Carlo Alberto si rendevano                             fortuna duratura della carica di Pa-
            protagonisti nei pressi di Pastrengo di una celebre ca-  strengo concorse l’opera di diversi artisti che vollero
            rica di cavalleria in difesa del sovrano, minacciato da   immortalarla sulla tela, tra i quali il pittore e patriota
            una formazione austriaca verso cui si era inavvertita-  garibaldino milanese Sebastiano De Albertis, nonché
            mente spinto sul confuso campo di battaglia. L’azione   la notevole diffusione di stampe artistiche che dalle
            destò forte impressione e accese l’entusiasmo tra le   loro opere furono tratte con diverse tecniche, tra le
            file piemontesi, contribuendo a decidere le sorti dello   quali spicca la pregevole incisione realizzata da Tom-
            scontro.                                              maso Di Lorenzo alla fine del XIX secolo.
               La fama dell’impresa crebbe nel corso dei decenni     Il Museo Storico ha voluto dunque celebrare la ri-
            successivi fino ad assumere i caratteri e la forza sug-  correnza della carica riproponendone il mito in una
            gestiva del mito, sia per i suoi contorni epici, talora   mostra temporanea attraverso l’arte di Sebastiano De
            dilatatati dal tempo, sia, soprattutto, per il valore di ri-  Albertis, raccogliendo per la prima volta in un unico
            ferimento simbolico e identitario che la carica rappre-  spazio espositivo le tele, gli studi e gli acquerelli de-
            sentò per molte generazioni successive di carabinieri.   dicati dal pittore al fatto d’arme, altre opere coeve, le
            In essa si coglieva infatti l’espressione della natura mi-  stampe d’arte e i relativi supporti e lavori preparatori,
            litare e combattente dell’Arma nonché della sua fedel-  provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e pri-
            tà al sovrano, quest’ultima in una sorta di continuità   vate italiane.
            ideale e di dimensione collettiva della fedeltà eroica
            dimostrata pochi anni prima dal celebre Carabiniere    Il Direttore del Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri
            Giovanni Battista Scapaccino, prima medaglia d’oro                  Colonnello Alessandro Della Nebbia
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