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IL MUSEO E I COMUNI D’ITALIA
Maresciallo Capo Giovanni Iannella
orino, 22 ottobre 1933 / Roma, 6 giugno 1924 indirizzata al Comandante della Legione
1937. Date lontane, che ci riportano indietro Allievi, Colonnello Vittorio Gorini. C’è un po’ del
T nel tempo, un altro secolo, un altro millennio. Museo nel Monumento. La storia dell’Arma custodita
Un’epoca oramai trascorsa che si lega però alla nei documenti, nei cimeli e nelle opere dell’Istituto
quotidianità per ciò che ancora oggi rappresentano di piazza del Risorgimento è rappresentata nell’opera
quei giorni e quei luoghi. Eventi che conducono al bronzea realizzata dallo scultore Edoardo Rubino
medesimo fine, quello di rendere onore all’Arma a Torino.
esaltandone gli ideali di sacrificio, di dedizione, di Nel binomio Monumento – Museo si inseriscono i
senso di appartenenza alla comunità e di fedeltà Comuni d’Italia, preziosa testimonianza della vici-
alle Istituzioni. nanza dei cittadini ai carabinieri. La connessione è
Domenica 22 ottobre 1933 a Torino, con il contributo ben documentata nelle deliberazioni attestanti la
di tutti i Comuni d’Italia, fu inaugurato il Monumento partecipazione plebiscitaria dei comuni d’Italia al-
Nazionale al Carabiniere. Pochi anni dopo, il 6 l’iniziativa per la costruzione dell’opera. Il legame
giugno 1937, sempre di domenica, a Roma, a delle città e dei piccoli centri del nostro Paese con il
piazza del Risorgimento, fu aperto al pubblico il Museo Storico è racchiuso idealmente in un armadio
Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri Reali. in legno di pregevole fattura conservato nell’istituto
Qual è il trait d’union tra questi due eventi? La reci- romano e, pertanto, patrimonio di tutti, carabinieri
proca permanenza dell’uno nell’altro; c’è un po’ e non. Sul mobile è posta una targa, anch’essa in
del Monumento all’interno del Museo. La raccolta legno, con la scritta in rilievo “I Comuni d’Italia al
dei fondi destinati al Monumento aveva superato le Carabiniere”. Sull’imponente struttura sono incisi
reali esigenze, pertanto il Comitato Centrale creato ripetutamente la fiamma dell’arma, scolpita con le
ad hoc per la sua realizzazione decise all’unanimità iniziali “VE” del re Vittorio Emanuele III, e con-
di devolvere una cospicua somma quale contributo tornata da fronde di alloro e di quercia – questi
“in pro dell’erigendo Museo Storico dell’Arma”. ultimi simbolo di valore militare e di forza nell’araldica
Così scriveva il Presidente dell’organismo, Generale militare, sono presenti anche in quella civica – a
Carlo Petitti di Roreto, in una missiva del 3 maggio voler indicare un “abbraccio” ideale rivolto dai