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I MARTIRI DI FIESOLE






                Nel tentativo di ostacolare le attività del fronte



                   clandestino, il 5 agosto il Tenente Hiesserich


                               iniziò ad impartireordini drastici.



                A Fiesole emanò un bando che obbligava tutti


                      gli uomini dai 17 ai 45 anni di presentarsi


                     al comando tedesco per essere impiegati



                         nei lavori di fortificazione delle trincee


                   nei pressi del Passo del Giogo, minacciando


            deportazioni o esecuzioni per chi si fosse sottratto







            biniere Francesco Naclerio, il più anziano dei restanti  Il prelato, nel riceverlo, ribadì a Naclerio l’opportunità
            (Vedi Notiziario Storico N. 4 Anno III, pag. 4).        di rimanere in servizio; tuttavia, riferì allo stesso, che
            Quest’ultimo, il 7 agosto, si recò dal Vescovo, Monsi-  non aveva ancora avuto la possibilità di consegnare
            gnor Giovanni Giorgis, per ottenere rassicurazioni ri-  l’elenco e di parlare col comando tedesco per “l’assenza
            guardo all’atteggiamento ostile del comando tedesco.    del padre francescano interprete presso il comando stesso”.
            L’alto prelato consigliò a Naclerio di persuadere i suoi  Nel frattempo, il 10 agosto, il Tenente Hans Hiesse-
            uomini a continuare il servizio “per il buon ordine del  rich diede l’ordine ai suoi uomini di selezionare dieci
            paese”; contestualmente chiese al militare un elenco    prigionieri tra coloro che si erano presentati in risposta
            nominativo di tutti i carabinieri effettivi alla stazione,  al precedente avviso, al fine di trattenerli come ostaggi
            con la promessa di consegnarlo ai tedeschi per garan-   da fucilare nel caso di eventuali aggressioni o attentati
            tire loro incolumità e massima libertà di movimento.    contro le truppe tedesche. Nelle stesse ore, il Vice Bri-
            Il giorno 7 Naclerio fece avere all’alto prelato l’elenco  gadiere Amico si unì ai partigiani che operavano in
            nominativo dei militari effettivi a Fiesole.            stretto  collegamento  con  le  unità  alleate  arrivate,
            In  data  9  agosto,  il Vice  Brigadiere  Amico,  grazie  ormai, per le strade del centro di Firenze. A Fiesole,
            anche all’aiuto degli abitanti locali, profittò di un mo-  invece, i suoi carabinieri rischiavano di essere deportati
            mento di distensione delle sentinelle tedesche per fug-  al nord, come già accaduto in altre località. Questa fu-
            gire dal Passo del Giogo. Nelle stesse concitate ore,   nesta possibilità spinse il sottufficiale a un estremo
            non avendo ricevuto alcuna risposta, Naclerio si recò   tentativo. Attraverso la domestica della caserma, tale
            nuovamente dal Vescovo nella speranza di ottenere de-   Edilia Torrini, inviò una lettera ai suoi uomini, alle-
            lucidazioni circa la consegna di quell’elenco.          gando mille lire per le primissime necessità, e conte-



                                                                NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO IX   17
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