Page 12 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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80°ANNIVERSARIO















































                              LA FUCILAZIONE DEL CARABINIERE SEBASTIANO  PANDOLFO

            I tedeschi in fuga poco prima di mezzogiorno del 29,    rinchiusi nella stalla della fattoria. Sebbene mi fosse stato
            con i due prigionieri al seguito, raggiunsero la fattoria  proibito di avvicinarmi, riuscii a comunicare con loro at-
            “Torre al Sasso” dove aveva sede un reparto di SS co-   traverso un’inferriata. Fu questione di secondi. Seppi così
            mandato da un Capitano. Un testimone assistette al-     che erano due partigiani e che uno era un carabiniere della
            l’episodio:  “I  due  prigionieri,  laceri  e  sanguinanti  si  Stazione di Fiesole e si chiamava Pandolfo; il militare
            sorreggevano a vicenda. Erano feriti in più parti del corpo  aveva  il  capo  fasciato  con  un  fazzoletto  insanguinato.
            e non riuscivano a camminare. Furono introdotti a spin-  Avrei voluto dargli almeno dell’acqua perché si lavasse le
            toni nel cortile interno della fattoria, dove subirono un  ferite, ma mi fu impedito da un maresciallo delle SS che mi
            primo serrato interrogatorio da parte dei nazisti, i quali si  allontanò rudemente dalla grata, minacciando di uccidermi
            mostrarono particolarmente duri ed attuarono ogni sorta  se avessi ancora tentato di avvicinarmi”. Il giorno suc-
            di sevizie pur di sapere i nomi dei partigiani che avevano  cessivo (30 luglio), alle prime luci dell’alba, il Carabi-
            preso parte al combattimento e quale missione stessero svol-  niere Pandolfo venne prelevato da otto soldati delle
            gendo nella zona di S. Clemente. Non ricevendo alcuna ri-  SS e condotto in località “Bosco Nuovo di Masseto”.
            sposta, i tedeschi ricorsero a più rudi sistemi, ma a quel  Poco dopo, nei pressi del piazzale della Chiesa di San
            punto mi fecero allontanare…Benché distante dal cortile,  Martino l’Opaco il Carabiniere Pandolfo venne fuci-
            potei sentire che i nazisti avevano ripreso l’interrogatorio  lato da un plotone di esecuzione nazista. Il corpo dello
            infierendo senza alcun limite sui due partigiani. Alle loro  sventurato venne seppellito in una buca profonda solo
            grida in lingua tedesca seguivano pause di silenzio o le ri-  qualche palmo di terreno. Il giorno successivo in loca-
            sposte negative dei due patrioti che non rivelarono nulla,  lità “Fosso di Borgo al Fiore”, venne fucilato anche il
            malgrado le atroci torture. Verso sera, i prigionieri furono  giovane partigiano Lunari detto “Bomba”.



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