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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI






            del dovere e sprezzo del pericolo, nel far desistere un  giano dalla apposita commissione. Questo episodio, rac-
            autocarro  tedesco  che  faceva  fuoco  ad  altezza  uomo  contato nel testo ‘La verità sulle quattro giornate di Napoli’
            contro i civili rivoltosi.                              scritto da un protagonista delle stesse: Antonino Tarsa
                                                                    in Curia, divenuto dopo la guerra Presidente della com-
                COMANDO STAZIONE CAPODIMONTE                        missione per il riconoscimento dello status di partigiano,
            I militari di questo comando, con il loro Comandante,   il Ricompart, è significativo in quanto mette in luce una
            Maresciallo Filippo Cocuzza, distribuirono agli insorti  scelta  premeditata  e  adottata  in  quei  caotici  giorni.
            armi  e  munizioni  precedentemente  sotterrate  dagli  Inoltre, il Vice Brigadiere Nicolò Mancuso, insieme ai
            stessi carabinieri, che in un altro episodio unitamente a  Carabinieri Francesco Puleo, Guerino D’Oria e Giuseppe
            dei patrioti, resero inefficiente nove quintali di dinamite  Gallo Afflitto, rimossero degli inneschi di mine presidiando
            sistemati dai tedeschi nell’acquedotto per fare esplodere  poi la centrale elettrica di via Montedonzelli.
            la struttura considerata strategica.
                                                                    In  conclusione,  le  complicate  ricerche  documentali
               COMANDO STAZIONE BORGO LORETO                        effettuate, che sono partite dalle vicende conosciute che
            Il Maresciallo Giuseppe Pollicita, con dei Carabinieri,  videro coinvolti i Carabinieri di Napoli, narrate e tramandate
            recuperarono, insieme a dei civili armi e munizioni ab-  da una bibliografia che si è sedimentata in questi decenni
            bandonate nello stabilimento ‘Navalmeccanica’. Anche    con  l’ausilio  di  pochissima  documentazione  esistente
            in questo caso le armi furono distribuite agli insorti.  causa il fatto che durante quelle terribili giornate i mezzi
                                                                    di informazione - Il Mattino, Il Roma ecc.- erano per lo
                   COMANDO STAZIONE ARENELLA                        più  chiusi  ad  eccezione  di  pochissimi  coraggiosi  che
            Il Maresciallo Di Mastrorocco, Comandante della stazione,  clandestinamente tentavano di informare una popolazione
            dopo aver sequestrato e requisito armi alla GIL -Gioventù  allo sbando circa gli accadimenti in corso, tra questi il
            italiana del littorio- le tenne nascoste per darle successi-  giornale ‘La Barricata’, pubblicato dal 1° al 7 ottobre del
            vamente a tale Gennaro De Palo, riconosciuto poi parti-  1943, hanno prodotto un ampliamento di fonti utili alla
                                                                    ricostruzione di molti eventi. Il ritrovamento negli archivi
                   La ricostruzione                                 del Comando Gruppo di Napoli del memoriale di servizio
                                                                    relativo al mese di settembre del 1943 dell’allora comandante
                  negli anni è stata                                di Stazione Napoli Stella Maresciallo D’Albis, e i servizi
                                                                    in esso custoditi da circa ottant’anni, hanno celebrato agli

                    possibile grazie                                occhi di chi scrive una grande verità: quei Carabinieri in-
                                                                    sieme al loro Comandante avevano partecipato attivamente
                                                                    alla  ‘Cacciata  dei  tedeschi’!  E  aver  riscontrato  presso
                 a rigorose indagini                                l’archivio  RICOMPART  che  il  predetto  Maresciallo
                                                                    D’Albis, poco dopo la fine della guerra era stato riconosciuto
                   storiche e ad un                                 partigiano  così  come  gli  altri  quattro  comandanti  di
                                                                    stazione oggetto di questo scritto, contribuisce a rendere
                                                                    oggettivi fatti storici che danno l’esatta dimensione del
                    accurato lavoro                                 pieno  coinvolgimento  e  del  determinante  contributo
                                                                    fornito dalla nostra Benemerita Istituzione per la definitiva
                      di selezione e                                ‘Cacciata dei tedeschi’, così come riportato nel documento
                                                                    ritrovato, che generò quell’onda lunga di ribellione e di
                                                                    rivalsa che attraversò poi tutta l’Italia.
                    di archiviazione                                             (Vice Comandante Legione Carabinieri Campania)
                                                                                   Claudio Mazzarese Fardella Mungivera





                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII   45
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