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PAGINE DI STORIA













            del 1944, per confluire nella Divisione “Giustizia e Li-
            bertà”, nata all’indomani della battaglia per la Libera-
            zione della città di Firenze nell’agosto del 1944 dal-
            l’accentramento  di  tutte  le  formazioni  partigiane,
            organizzatesi nel Corpo Volontari della Libertà (CVL),
            la  prima  struttura  di  coordinamento  e  unione  delle
            forze partigiane riconosciuta tanto dal Governo italiano
            quanto dagli Alleati. La Brigata “V” arrivò a compren-
            dere 1065 uomini, prevalentemente militari, con ben
            oltre 200 carabinieri e solo 91 civili, tra cui anche 8
            crocerossine e 8 sacerdoti. I loro interventi si concen-
            trarono in prevalenza in Toscana, ma alcuni degli ap-
            partenenti operarono anche a Milano. Era composta
            da  87 “Squadre  d’azione”,  attive  nella  zona  Campo
            Marte-San Domenico, compreso il territorio fiesolano.
            In particolare, a Fiesole, della squadra capeggiata dal
            Vice Brigadiere Giuseppe D’Amico, Comandante della
            locale Stazione Carabinieri, facevano parte, tra gli altri,
            i Carabinieri Vittorio Marandola, Fulvio Sbarretti, Al-
            berto La Rocca, i martiri di Fiesole. L’attività principale
            della Brigata “V” era quella di approvvigionare armi e
            viveri che venivano sottratti dalle varie caserme ove i
            membri  continuavano  a  prestare “regolare”  servizio,
            nonché carpire informazioni utili alla Resistenza. La
            strategia era infatti quella di non aderire alla lotta par-               LUIGI ORTIS IN UNIFORME DA TENENTE
            tigiana dandosi alla macchia ma di mantenere l’origi-
            naria occupazione fungendo da vero e proprio cavallo    giunto  a  Firenze  dopo  una  serie  di  trasferimenti.  A
            di Troia. Dalle caserme in cui operavano infatti, sot-  Cremona, conobbe la sua futura moglie Piera Almansi,
            traevano licenze, timbri, permessi di circolazione, tes-  di religione ebraica, con la quale si fidanzò nel 1939,
            serini e informazioni di carattere militare. Entrarono  nonostante le leggi razziali proibissero i matrimoni con
            persino in possesso di diverse pratiche di ricerche di  ebrei:  per  questo  fu  trasferito  prima  a  Schio,  poi  in
            patrioti renitenti e di una copia del mandato di cattura  Calabria,  da  dove  passò  successivamente  alla  Scuola
            dello stesso Sorani. Tra i valorosi componenti della fa-  Centrale. Per sottrarla alla persecuzione nazifascista, il
            migerata Brigata “V” c’erano anche due carabinieri in   10 settembre 1943 si fece raggiungere dalla famiglia
            servizio presso la Scuola Centrale di Firenze: il capitano  della  fidanzata,  che  si  era  nel  frattempo  trasferita  a
            Luigi Ortis e il maresciallo Giuseppe Sulis. Ortis era  Bologna. Grazie all’intervento del maresciallo Sulis, li
            il comandante della Compagnia Comando della Scuola      fece provvedere di nuovi documenti di identificazione con
            e  il  20  dicembre  1943,  convinto  da  Sulis  che  aveva  il cognome ariano loro fatto assumere riuscendo così a far
            aderito alla Resistenza fin dalla prima ora, decise di   rilasciare dalla locale direzione delle poste tessere postali
            intraprendere la lotta partigiana nella Brigata “V”. Era  …che davano una certa sicurezza essendo impossibile agli



             30 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X
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