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L’IMPIEGO DEI SOMMOZZATORI
NELL’ALLUVIONE DI FIRENZE
(4 NOVEMBRE 1966)
niera più idonea per poter operare per lungo tempo ed entusiasmo: giovani uomini che avevano vissuto av-
sott’acqua. Ci riferiamo a mute particolarmente resi- venture spesso eroiche e che si impegnavano per rico-
stenti, ma allo stesso tempo leggere per facilitare i mo- struire un Paese malamente uscito dalla guerra, novità
vimenti (si trattava di collocare materiale esplosivo sulla tecnologiche originariamente utilizzate in attività bel-
carena di navi nemiche), autorespiratori a ossigeno che liche che avrebbero potuto ben essere implementate
consentissero di rimanere sott’acqua per periodi pro- anche imprenditorialmente in un utilizzo civile. Parti-
lungati senza dover risalire in superficie, o le stesse colare rilievo per le attività subacquee fu dato infatti
pinne, oggi entrate nel corredo di un qualsiasi nuotatore dalla realizzazione di attrezzature (mute e maschere,
appena più che ricreativo. Queste erano state immagi- autorespiratori, strumentazione) che consentissero al-
nate, tanto per cambiare, già alla fine del Quattrocento l’operatore di agire in profondità svincolato dal supporto
da Leonardo da Vinci, che nel suo studio dell’anatomia diretto di superficie, limite invece imposto dall’allora
e del movimento degli anfibi, fantasticò un “uomo ac- consolidato “sistema da palombaro” che prevedeva (e
quatico” equipaggiato con pinne artificiali, guanti pal- prevede tuttora) l’uso di un vestito “scafandrato”, il col-
mati e un tubo respiratore. Ma fu proprio nella Seconda legamento “ombelicale” con “pompe d’aria” di superficie
Guerra Mondiale che i nuotatori Gamma ne fecero un collocate su un mezzo di supporto.
uso che si ampliò in seguito alla subacquea sia profes- In tale contesto l’Arma dei Carabinieri non poteva certo
sionale che ricreativa. rimanere con le mani in mano. Non dimentichiamoci
Il Secondo Conflitto lasciò quindi nel mondo della su- che lo sviluppo costiero della nostra penisola conta circa
bacquea italiana, in eredità, una carica di innovazione 8.000 chilometri, per tacere di laghi e fiumi, e nell’im-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X 19