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PAGINE DI STORIA
L’acronimo AB dei
su un obiettivo a terra, di cui tratteremo a breve).
Insomma, gli elicotteri possono adempiere una molte-
plicità di missioni (per questo si dice che sono “multi- mezzi utilizzati sta
ruolo”) a supporto sia delle operazioni che della logistica
e del soccorso, e difficilmente una forza di polizia mo-
derna può farne a meno. per Agusta Bell: il
È ciò che hanno pensato sin dalla metà degli anni Cin-
presero la decisione strategica di dotare l’Istituzione di nome originario era
quanta del secolo scorso i vertici dell’Arma, quando
questo nuovo assetto, seppure solo nel 1960 furono ac-
quisiti quattro AB-47 G per la necessità. Ci si rivolse Bell 47. Risaliva al
alla Forza Armata competente, l’Aeronautica Militare,
stipulando un protocollo d’intesa che prevedeva l’utilizzo 1945, progettato
degli elicotteri, adatti alla ricognizione aerea, e l’impiego
imbarcato di un ufficiale “osservatore” (unico carabiniere prevalentemente da
a bordo; inizialmente i prescelti furono sei, apposita-
mente formati grazie a corsi iniziati nel 1957), collegato
via radio con le pattuglie sul territorio e con il compito Arthur M. Young per
di “comando e controllo” delle operazioni al suolo nelle
zone di interesse operativo, individuate in Sicilia e Sar- la Bell Helicopters
degna (a fini di contrasto del fenomeno del banditismo),
Puglia garganica (afflitta dalla delinquenza pastorale),
cui si aggiunse nel ‘62 l’Alto Adige (si rammenti il pe- statunitense e
riodo del terrorismo caratterizzato da una serie di at-
tentati perpetrati da gruppi separatisti). costruito in Italia su
L’acronimo AB dei mezzi utilizzati sta per Agusta Bell:
il nome originario dell’elicottero era Bell 47. Risaliva al
1945, progettato prevalentemente da Arthur M. Young licenza dalla Agusta
per la Bell Helicopters statunitense, e costruito in Italia
su licenza dalla Agusta, che sin dal 1952 ne aveva as-
sunto la rappresentanza. Ha simboleggiato un’impor- costituiti da circa 200 litri di carburante e 20 litri di
tante fase iniziale nell’uso degli elicotteri per scopi di olio, rifornendo all’occorrenza con pompe a mano.
polizia e soccorso in Italia, giacché se ne dotarono non Acquisiti i mezzi, era necessario formare non solo i pi-
solo i carabinieri, ma anche la Guardia di Finanza ed i loti, ma anche gli “specialisti”, addetti alla manutenzione
Vigili del Fuoco. Evolse poi in ulteriori versioni e con- ed alle verifiche tecniche. L’addestramento avvenne sin
figurazioni, delle quali è nota quella avente l’abitacolo dal 1963 rispettivamente presso le Scuole dell’Aero-
racchiuso in una bolla in plexiglas e con la struttura nautica Militare di Frosinone, ove presero parte al primo
scoperta realizzata con tubi saldati, serbatoi di carbu- corso quattro piloti, e Caserta. Ciò consentì nel no-
rante esterni e a sbalzo e carrello a pattino. Successiva- vembre del 1964 di istituire la 1^ Sezione Elicotteri
mente, le versioni vennero dotate di una cabina chiusa presso Frosinone, successivamente ridislocata sul sedime
e di una trave di coda carenata. Da rilevare che l’auto- dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, nell’hinterland
nomia era limitata, talché in quel periodo davvero pio- meridionale di Roma, ormai interamente formata da
neristico venne creata una rete di posti di rifornimento personale con gli alamari. Già l’anno successivo iniziò
in prossimità di caserme sedi di Comando di Stazione, una attività operativa più intensa ed una organizzazione
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X 9