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CRONACHE DI IERI
La Deputazione
Provinciale di
Grosseto scrisse un sul luogo il Sig. Pretore di Scansano, alle ore 19 dello stesso
giorno essendo deceduto pure il Menichetti in seguito alle
ferite riportate, fece trasportare i tre cadaveri nella camera
elogio al Capitano mortuaria di Scansano”.
Finalmente, quel 30 ottobre, tra le macchie conosciute
Giacheri e ai suoi come “Le Troscie” di Montorgiali, i tre banditi caddero.
La notizia si diffuse rapidamente. Una folla di curiosi
uomini, in cui la si radunò al cimitero di Scansano, dove i corpi furono
esposti. La popolazione poté finalmente tirare un so-
spiro di sollievo, ponendo fine a un periodo di terrore
Giunta affermava che aveva profondamente segnato le comunità della
Maremma. La Deputazione Provinciale di Grosseto
con riconoscenza il scrisse una nobile lettera di elogio al Capitano Giacheri
e ai suoi uomini, in cui la Giunta affermava con rico-
noscenza il loro impegno e il coraggio dimostrato nel
loro impegno e il liberare la zona da una delle sue peggiori minacce:
“...che si è ridonata solo oggi tutta la sicurezza e tranquillità
coraggio dimostrato alla Provincia, estirpando dalle sue radici la dolorosa pianta
del malandrinaggio...”. Molti furono i carabinieri a par-
tecipare allo scontro. Quasi tutti ottennero ricompense
nel liberare la zona al valore. Tra esse la Medaglia d’Argento al Valor Mi-
litare concessa al Brigadiere Nazzareno Brasili con la
da una delle sue seguente motivazione: “Riuscì, col concorso di quattro di-
pendenti a sorprendere e circuire tre temuti malfattori, ed
peggiori minacce impegnato, con esemplare coraggio e risolutezza, conflitto
coi medesimi, uccise uno di essi che avevagli esploso contro,
a breve distanza, due fucilate, andate fortunatamente a
vuoto. Scansano. Grosseto. Legione Firenze 19 dicembre
1897”; e la Medaglia d’Argento al Valor Militare con-
con il suo fucile, fu obbligato a cambiare direzione e ripararsi cessa al Carabiniere Giovanni Carrai con la seguente
dietro un albero esplodendo ripetutamente colpi di arma motivazione: “Nella circostanza del 30 ottobre 1897, in
da fuoco contro detto carabiniere. Il Carrai benché esposto Scansano (Grosseto), inseguì animosamente uno dei mal-
ai tiri del malfattore rimase impassibile e con due colpi ben fattori ch’erasi dato alla fuga e lo uccise dopo un conflitto
diretti lo freddava. sostenuto con rara fermezza. Scansano. Grosseto. Legione
Giunti in luogo gli altri militari che facevano circolo ben Firenze 19 dicembre 1897”.
ristretto alla località in cui successe il conflitto impedendo Quattro anni dopo, il 24 giugno del 1900, l’ultimo luo-
ogni via di scampo ai briganti, confutavano la morte del- gotenente del Tiburzi, il brigante Luciano Fioravanti,
l’Albertini e del Ranucci mentre il Menichetti declinava venne ucciso da un suo stesso compagno ponendo fine
al Vice Brigadiere Brasili le proprie generalità e quelle dei all’era del brigantaggio in maremma.
suoi compagni. Informata l’Autorità Giudiziaria si recava Giovanni Salierno
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X 41