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CARABINIERI DA RICORDARE








               Nel 1967, comandò



             la Legione Carabinieri                                 mente per avere sbagliato strada, il primo liberatore: è un
                                                                    carro armato canadese. Poi verranno gli inglesi, e con loro
                    di Cagliari, dove                               sembrerà quasi di essere ritornati prigionieri, ed infine il
                                                                    rimpatrio a mezzo di autocarri militari e poi per ferrovia
                                                                    fino a Pescantina (Verona)».
                rimase fino al 1969.                                Per il servizio reso in quel conflitto, Terenziani venne
                                                                    autorizzato a fregiarsi delle campagne di guerra 1942,

                 Durante il servizio                                1943, 1944, 1945 e ottenne tre Croci al merito di guerra.
                                                                    Dopo il conflitto, con il grado di capitano, prese servizio
                                                                    presso la Legione di Roma e nel 1948 venne trasferito
                  in Sardegna ebbe                                  al Battaglione Mobile della Regione Lazio. Già in questi

                                                                    primi anni del dopoguerra, Carlo Terenziani si guadagnò
                     a che fare con i                               un encomio solenne per avere condotto delle indagini
                                                                    che portarono all’identificazione di quattordici pericolosi
                                                                    pregiudicati e nove ricettatori associati per delinquere.
                tristemente famosi                                  Nel 1962, con il grado di tenente colonnello, Teren-
                                                                    ziani  venne  trasferito  presso  il  Comando  Generale
               sequestri di persona                                 dell’Arma e proprio qui, nel 1963, ricevette il suo se-
                                                                    condo encomio solenne voluto direttamente dal co-
                                                                    mandante generale dell’Arma Giovanni De Lorenzo:
                                                                    «Ampiamente distintosi nelle funzioni di Capo dell’Ufficio
            bita, gli sparano addosso e difficilmente sbagliano mira».  Personale sottufficiali e Truppa del Comando generale
            Carlo Terenziani descrisse accuratamente questi luoghi  dell’Arma, assolte con perizia professionale e grande pa-
            e il trattamento riservato ai prigionieri. Nel periodo di  dronanza, si dimostrava valido e prezioso collaboratore
            prigionia, inoltre, riscontrò diversi mali che si aggrava-  nella direzione del 1° reparto, di nuova istituzione che
            rono nel tempo e che lo accompagnarono per tutta la     organizzava e guidava con perfetta conoscenza dei com-
            vita: l’ultimo trasferimento, effettuato a ridosso della  plessi compiti, spirito di sacrificio, brillanti iniziative e
            fine  del  conflitto,  non  gli  venne  imposto,  perché  era  serena azione di coordinamento e di guida degli uffici di-
            stato ritenuto inabile da un ufficiale medico tedesco.    pendenti. Roma, gennaio – ottobre 1963».
            Le  sue  condizioni  fisiche,  come  quelle  di  tanti  altri,  Nel 1964, l’Arma festeggiò i centocinquant’anni dalla
            erano precarie. Il 4 aprile 1945 il campo venne abban-  sua costituzione e per l’occasione si organizzarono di-
            donato dai tedeschi e liberato delle forze alleate. «Il 26  verse cerimonie celebrative in tutta Italia. Certamente
            (marzo) dormo ancora in terra. Si parla di trasferimento  la più importante venne organizzata a Roma, presso
            a piedi per cui viene passata una visita fiscale da un sani-  l’aeroporto,  così  da  offrire  presentazioni  di  tutte  le
            tario medico tedesco a tutti gli ufficiali del campo per vedere  specialità dell’Arma. Al grande evento parteciparono
            chi era abile al trasferimento. Io sono stato fatto inabile e  anche numerose delegazioni di Gendarmerie e Polizie
            con me molti altri. Il 4 aprile i tedeschi, di notte, lasciano  straniere, oltre a un foltissimo pubblico di cittadini.
            il campo in cui rimaniamo senza custodi. Noi Carabinieri  In quell’occasione fu concesso l’ennesimo encomio so-
            veniamo impiegati, per quanto le forze ce lo consentono,  lenne a Carlo Terenziani. Il Carabiniere reggiano fu
            per la vigilanza del campo. Il 7 aprile arriva, occasional-  tra  i  protagonisti  dell’organizzazione  del  grandioso



            66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX
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