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PAGINE DI STORIA
per la quale si era offerto Era figlio di Giuseppe ed
ancora una volta volonta- Anceschi Emma.
rio, veniva passato per le Al momento dello scop-
armi. Luminoso esempio pio della Seconda
di fedeltà e attaccamento Guerra Mondiale,
alla causa della libertà. Nando era ancora
Valli di Piacenza troppo giovane per
d’Adige, Grompa (Pa- partire. Il suo mo-
dova), aprile – settem- mento arrivò nel 1942
bre 1944». Oggi una quando, i primi giorni
via a Scandiano porta di febbraio, venne ag-
il suo nome. gregato al 2° Reggi-
Guerino Ruini nacque a mento Granatieri. Nel
Salvaterra, frazione del gennaio del 1943 chiese
Comune di Casalgrande, il passaggio per diventare
il 28 maggio 1915. Figlio di carabiniere ausiliario e
Ciro e Francia Onorina, aveva venne inviato presso la Le-
proseguito gli studi fino alla IL CARABINIERE gione di Bari. Successivamente,
quinta elementare. Nel 1934 si GUERINO RUINI nel febbraio del 1943, venne in-
presentò come allievo carabiniere vo- viato a Livorno e qui, dopo pochi
lontario per la ferma di tre anni. Il suo mesi, si distinse per valore e coraggio.
legame con la Benemerita rimase indissolubile: Il 28 maggio 1943 gli Alleati flagellarono la
scaduti i tre anni mise la firma per un rinnovo triennale. città di Livorno, dando vita ad una serie di bombar-
Riconferma che sottoscrisse anche nel gennaio 1940. damenti a tappeto che durarono oltre un anno. La
A quel tempo si trovava presso la 2° Brigata, che com- conta finale dei bombardamenti fu devastante: centi-
prendeva le Legioni di Milano, Verona, Bolzano, Trie- naia di edifici distrutti, oltre trecento morti e un mi-
ste e Padova, nella quale si trovava Guerino. Allo scop- gliaio di feriti, senza contare le migliaia di persone
pio della guerra, il giovane casalgrandese operava sfollate. Quella mattina sessanta aerei americani sgan-
sempre nelle 2° Brigata nel territorio piacentino e pro- ciarono sulla città circa centottanta tonnellate di esplo-
prio lì venne raggiunto dall’Armistizio. sivo e vennero distrutti centocinquanta edifici. Anche
Inizialmente, dopo l’8 settembre, riprese servizio la conta in termini di vite umane fu disarmante: solo
come molti altri Carabinieri ma, verso la tarda pri- quel giorno, duecentoventicinque persone morirono
mavera del 1944, maturò l’idea di disertare. Nel mag- sotto le bombe e oltre duecento furono i feriti.
gio del 1944 si arruolò nei partigiani nella Brigata Da subito partirono i soccorsi per trovare le persone
Matteotti, divisione Monte Grappa. Il 23 settembre sotto le macerie e Vigili del Fuoco, militari e Carabi-
del 1944, insieme ad altri sei partigiani, venne ucciso nieri si impegnarono per cercare di salvare vite umane.
dai nazisti sul ponte Cheria – Crespano, in provincia Tra questi c’era il giovane carabiniere scandianese, a
di Treviso. Oggi il suo corpo riposa nel cimitero di cui venne riconosciuto un encomio solenne dal Co-
Salvaterra, il suo paese natale. mando Generale dell’Arma. Si legge nella motivazione:
Nando Talami nacque a Scandiano il 21 agosto 1922. «Durante un violento bombardamento che causava nu-
8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX