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ALMANACCO
1824
LE ESEQUIE DEL RE
VITTORIO EMANULE I
(10 gennaio)
in dalla fine del 1823 molti sudditi si erano di Carabinieri a cavallo comandanti da un capitano,
riuniti pregando per la salute del sovrano abdicato, che si diresse verso via Po dove, trasferito dal carro su
SVittorio Emanuele I, il fondatore del corpo dei di una lettiga, continuò il percorso sino a giungere alla
Carabinieri Reali. Molti incontri dedicati a mostrare la Basilica di Superga. La scorta durante i cortei funebri
vicinanza all’anziano Savoia si tenevano all’interno di delle salme dei Reali era una delle prerogative dello
piccole e grandi chiese. Ad esempio a Carrù, il 31 di- stesso Corpo militare deputato alla sicurezza pubblica
cembre, una folla di autorità e sudditi si raccolse in in tutto il regno.
preghiera al punto che si segnalava anche la presenza Un mese dopo, il 14 febbraio, si tennero delle mani-
dei “Carabinieri Reali”. festazioni funebri per la morte del sovrano anche a
La malattia portò Vittorio Emanuele I a lasciare la vita Genova. Anche in quell’occasione, mancando le
terrena all’interno del castello di Moncalieri il 10 Guardie del Corpo a cui spettava la sicurezza della
gennaio 1824. Il rituale funebre, piuttosto articolato, si famiglia reale all’interno dei palazzi, furono i Carabinieri
concluse il 14 gennaio 1824 quando furono resi gli Reali ad occupare il posto d’onore attorno al catafalco
onori finali alla salma di Vittorio Emanuele I. Il feretro, “a termini de’ veglianti regolamenti”, come ricorda la
dopo essere stato custodito a palazzo Madama, fu ac- stampa dell’epoca in merito alla cerimonia tenutasi
compagnato da un lungo corteo, chiuso da un drappello nella città ligure.
72 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX