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CARABINIERI DA RICORDARE
Quando la corriera
era giunta alla di sostegno e coperture, seguitando allo stesso tempo
ad arricchire il suo curriculum criminale. Il 1° gennaio
periferia di Torre 1959 Vito Taddeo era rientrato dalla licenza natalizia
trascorsa a Crispiano presso i genitori e i fratelli, tutti
d’Arese, Taddeo contadini. Non aveva preso servizio presso il suo Co-
mando di Villanterio ma era stato distaccato presso la
aveva riconosciuto, vicina Stazione di Landriano per sostituire un collega
in permesso di alcuni giorni.
Verso le 18,00 di venerdì 9 gennaio, nel buio di un in-
seduto vicino al verno senza luna, aveva preso la corriera per fare rientro
alla sua sede, a Villanterio, distante circa 15 km. Indos-
finestrino, Gaetano sava l’uniforme, il pesante cappotto di panno kaki at-
traversato dalla bandoliera. A bordo della corriera aveva
preso posto una trentina di viaggiatori, per lo più pen-
Enni, colpito da due dolari, molti dei quali sonnecchiavano. Quando la cor-
riera era giunta alla periferia di Torre d’Arese, Taddeo
mandati di cattura aveva riconosciuto, seduto vicino al finestrino, Gaetano
Enni, colpito da due mandati di cattura uno dei quali
per il tentato omicidio del Maresciallo Pastore.
uno dei quali per il Vito aspetta che l’autista giunga alla fermata di Cascina
Maggiore così che le luci interne della corriera si ac-
tentato omicidio del cendano. A quel punto si avvicina ad Enni da dietro,
gli mette una mano sulla spalla e, con tono persuasivo,
Maresciallo Pastore gli si rivolge pacatamente: «Enni, non fare storie, vieni
in fondo alla corriera». Il bandito è sorpreso, sembra ras-
segnato e in un primo momento esegue senza reagire;
ma è solo un attimo. Approfitta di un istante di distra-
zione del Carabiniere, quando costui si rivolge al bi-
male organizzate, ma temerarie, che del cinismo e della gliettaio per chiedergli ausilio. Sferra a Taddeo un primo
spregiudicatezza fanno la loro cifra; e per questo motivo pugno al volto ed un secondo allo stomaco, estrae una
sono molto pericolose. delle due pistole che porta con sé e spara due colpi a
Il 5 giugno 1958, a Terme di Graffignana (oggi in bruciapelo all’indirizzo del militare; poi fugge lungo lo
provincia di Lodi), Enni spara una raffica di mitra al- stretto corridoio della corriera in direzione dell’uscita
l’indirizzo del Maresciallo Pastore, fuggendo con due posteriore. Taddeo, sebbene ferito, si getta al suo inse-
complici - uno è suo cognato - che poi verranno arre- guimento riuscendo ad afferrarlo per il bavero del cap-
stati. Datosi alla latitanza, organizza una nuova banda potto. Il bandito si divincola e non esita a sparare altri
dedita a furti di bestiame, assalti a magazzini e negozi, tre colpi di pistola a distanza ravvicinata che fanno stra-
a furti in abitazione. Una clandestinità che vive con mazzare a terra il Carabiniere. I passeggeri sono in
disinvoltura e spavalderia, muovendosi con abilità nel preda alla concitazione e al terrore; la corriera è ferma
territorio di casa che conosce bene e in cui può godere ed Enni fugge per i campi.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII 59