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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
L’ESPOSIZIONE NEL SALONE D’ONORE DEL MUSEO
Ma poiché la lotta alla mafia corleonese non diede i ri- di impiantare le schede dei mafiosi, strumenti che
sultati sperati sul piano giudiziario, il C.F.R.B. fu sciolto avrebbero consentito di registrare le relazioni parentali
e Liggio e i suoi complici furono assolti. Carlo Alberto esistenti tra loro e che si rivelarono particolarmente
fu inviato prima a Firenze, dove rimase fino al 1952 e utili a delineare gli scenari in cui operavano i boss e i
poi trasferito a Como e quindi a Milano, dove mise in loro gregari.
piedi una nuova organizzazione investigativa, instaurando La mostra non manca di raccontare anche gli “anni di
un sistema di ponti radio che consentivano una migliore piombo”, animati dai gruppi terroristici di estrema
e più efficiente rapidità di intervento. sinistra, meglio noti col nome di Brigate Rosse, contro
Dopo alcuni anni, però, decise di tornare in Sicilia. Qui le quali il Generale dalla Chiesa si schierò in prima
strutturò un’ineccepibile organizzazione fatta di uomini linea. Per contrastare il pericoloso fenomeno, infatti,
di fiducia, il cui meticoloso lavoro sul territorio portò questi, forte dell’operato in Sicilia, pensò di istituire un
ad una stretta collaborazione tra l’ufficiale e la Com- Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria, costituito da
missione Antimafia, alla quale presentò, nel 1969, l’idea uomini accuratamente e personalmente selezionati, vin-
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