Page 64 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
P. 64

CARABINIERI DA RICORDARE



                                                                     Reduce da 16 mesi di


                                                                      campagna di Russia,



                                                                          nel maggio 1943

            l’Elba ‘sentinella avanzata dell’Impero’ per le sue pos-
            senti opere di fortificazione, ma sostanzialmente tran-
            quilla nonostante lo stato di guerra... fino alla resa         il Tenente Giusti
            della Francia.
            L’armistizio travolge tutto e tutti, anche la tranquilla          fu destinato a
            isola d’Elba che fino ad allora era scampata ai bom-
            bardamenti.  Gli  ex  alleati  ne  chiedono  la  resa,  ma
            l’isola  rifiuta  la  consegna  delle  armi  e  il  Generale      comandare la
            Gilardi,  comandante  delle  truppe  dell’isola  d’Elba,
            conferma la decisione di non consegnarsi alla dele-       Tenenza Carabinieri
            gazione  tedesca,  sbarcata  sull’isola  il  15  settembre
            per  dare  l’ultimatum.  Il  giorno  successivo,  dopo  il      di Portoferraio,
            bombardamento su Portoferraio con numerose vit-
            time, l’isola capitola e, a seguito dell’operazione “Gol-
            dfasan”, vede piovere dal cielo 600 paracadutisti del      considerata zona di
                                      a
            III Battaglione 7° Reg. 2 Fallschirmjager, parte dei
            quali  reduci  della  “Operazione  Quercia”,  che  aveva   guerra e definita da
            portato alla liberazione di Mussolini sul Gran Sasso
            e lo sbarco, via mare, di reparti dell’Esercito per l’oc-
            cupazione dell’isola.                                      Mussolini ‘sentinella
            Un momento drammatico anche dal punto di vista
            familiare per l’ufficiale dell’Arma più alto in grado    avanzata dell’Impero’
            presente sull’isola, visto che la moglie è bloccata sulla
            terraferma. Altro problema da affrontare è quello re-
            lativo al destino di migliaia di soldati della guarni-      per le sue possenti
            gione italiana destinati alla deportazione in Germa-
            nia, qualora non collaborino con i tedeschi.            opere di fortificazione
            Come affiora dalla memoria di Colella, il “nostro te-
            nente” fa  emergere  lo  spirito  vero  del  Carabiniere:
            aveva iniziato da semplice carabiniere, serbando per    ciale per aver meritato, come ricorda Colella, una de-
            l’Arma un amore che andava al di là dello spirito di    corazione tedesca durante l’attività svolta nella cam-
            corpo: “sorridendo, mi narrò lui stesso che non appena i  pagna in Russia.
            tedeschi sbarcarono sull’isola, ordinarono ai Carabinieri  Il 22 settembre “qualcuno” pensò al tenente, quando
            di togliere dal berretto il fregio dell’Arma e di sostituirlo  si registrarono oltre 300 vittime per il siluramento
            con altro predisposto dalla neonata repubblica sociale”.  del piroscafo Sgarallino da parte del sommergibile
            Non  potendo  fare  diversamente,  il Tenente  Giusti   inglese  Uproar.  In  attesa  del  figlio  e  desiderosa  di
            tolse il fregio, ma lo mise in tasca conservandolo per  riunirsi al marito, la consorte non riuscì a imbarcarsi
            tempi  migliori,  a  dispetto  delle  ordinanze  del  co-  a Piombino per mancanza di posti, salvandosi così la
            mando tedesco che, comunque, rispettava quell’uffi-     vita. Dal canto suo, il tenente si occupò di salvare la



            64 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VII
   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69