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CRONACHE DI IERI
Il 14 maggio 1901,
a storia dell’Arma è ricca di atti di eroi-
smo, abnegazione ed alto senso del do-
vere: in queste pagine ne presentiamo uno alle sei del
L fra i tanti!
Si tratta di un grave episodio accaduto in Acerenza, pomeriggio, si
piccolo centro agricolo della provincia di Potenza, in
Basilicata, centoventi anni fa.
Acerenza, sede della più antica Archidiocesi della Ba- udiva nel paese
silicata, è costituita da un antico nucleo abitativo posto
su un’altura, dai fianchi ripidi e scoscesi, a 830 metri un violento boato.
di altitudine.
Le abitazioni, costruite alcune a ridosso dell’altopiano
ed altre disposte a strapiombo sul ciglio della rupe sot- Il rumore era stato
tostante, al visitatore che entra in paese sono sempre
apparse, e lo sono tutt'ora, quasi sospese in aria e sul- prodotto da un
l’orlo di un precipizio, tenute salde da un precario
equilibrio. enorme masso
Il 14 maggio 1901, alle sei del pomeriggio, si udiva nel
paese un violento boato. Il rumore era stato prodotto
da un enorme masso di pietra che staccandosi dalla di pietra che
rupe, aveva trascinato a valle due abitazioni e causato
seri danni ad un palazzo ad esse adiacente. staccandosi dalla
Nelle abitazioni sovrastanti nonostante che dimoras-
sero un gran numero di persone, per fortunata fatalità,
non si registrava nessuna vittima. Tuttavia uguale sorte rupe, aveva
non ebbero tante persone che abitavano immediata-
mente a ridosso dell'altopiano. Il masso, infatti, di mi- trascinato a valle due
gliaia di metri cubi, si spezzava in più parti ed esse,
rotolando a valle, piombavano subito dopo su cinque
abitazioni, abbattendole. Sotto le macerie rimanevano abitazioni e causato
schiacciate e orribilmente deformate, diciassette per-
sone, tra cui diversi bambini. seri danni ad un
In una delle tre abitazioni, poste sul ciglio della rupe,
dimorava il segretario comunale, cav. Alessandro Ri-
vera, con la sua numerosa famiglia, tra cui l’anziano palazzo ad esse
genitore il quale, nel momento del disastro, era a letto
infermo. In seguito al crollo dell’abitazione, il letto su adiacente
cui giaceva l’ammalato rimaneva pericolosamente in
bilico e nessuno dei presenti, per timore di ulteriori
crolli, gli poteva portare soccorso.
40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI