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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
EROISMO DEL CARABINIERE PORTAORDINI GIOVANNI BATTISTA
RUFFO NELLA BATTAGLIA DI NOVARA (23 MARZO 1849)
SCULTURA BRONZEA DI ANTONIO BERTI
(MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI)
Ancora i cavalli sono portante missiva, lo accerchiano, pronti a com-
al centro dell’opera battere. Mentre uno dei mili-
Eroismo del carabi- tari blocca la corsa del
niere portaordini Gio- destriero, l’altro, snudata la
vanni Battista Ruffo spada, si appresta a ingag-
nella Battaglia di No- giare un violento duello. I
vara (23 marzo 1849), due cavalli, stabile e fermo
realizzata negli anni quello di destra, sospeso
Settanta dallo scultore dal suolo quello di sini-
Antonio Berti. L’opera stra, fiancheggiano il de-
conservata al Museo è la striero centrale, irto sulle
riproduzione di una scul- zampe posteriori, bloc-
tura in bronzo del Co- cato dalle redini prese da
mando Generale dell’Arma uno dei due carabinieri.
ed esprime una plasticità dav- Da questa prospettiva,
vero singolare: le figure l’opera può considerarsi
ritratte appaiono prodi- una sorta di studio del-
giosamente trattenute l’artista, volto a descrivere
dall’enorme massa sfe- tre diverse posizioni as-
rica posta a basamento, sunte dai cavalli nel corso di un
quasi magneticamente combattimento. Dello stesso arti-
attratte da una forza di sta polacco è l’opera intitolata Sal-
gravità precaria che, tuttavia, non le lascia cadere. Le vataggio sul Moncenisio, 20 dicembre 1830, realizzata
teste dei militari e quelle dei cavalli si ergono fiere tra nel 1934. In essa si rievoca un’altra vicenda di prodi-
briglie tese e voluttuose. gioso coraggio che ha visto protagonista il Carabi-
La vorticosità dell’opera rimanda alla bellissima opera niere Ciprino Gabencel, il cui tempestivo intervento
di Matzurowsky, I Carabinieri catturano un portaordini salvò da morte certa alcuni inglesi, sorpresi da una
austriaco che rievoca un altro episodio avvenuto nel tempesta di neve nel corso del loro viaggio attraverso
corso della Prima Guerra di Indipendenza. Rispetto il valico del Moncenisio. Qui l’artista focalizza la sua
alla scultura del Berti, secondo una interpretazione attenzione sull’evento drammatico, colto nel mo-
molto libera, si potrebbe affermare che le due opere, mento stesso della sua risoluzione, ad un passo dal ba-
messe in correlazione, tendano inconsapevolmente a ratro, nel quale cavalli e viaggiatori stavano per
ristabilire un equilibrio di forze: in Matzurowsky due precipitare. Le rapide e nervose pennellate, svilup-
carabinieri si avventano contro un solo austriaco, vi pando una gamma cromatica fredda e luminosa ap-
sono invece due austriaci contro un carabiniere nel- pena rischiarata da un’irreale nota rosata, esaltano la
l’opera di Berti. Il dipinto dell’artista polacco, acqui- concitazione della scena, dando efficace risalto al ter-
stato dal Museo Storico nel 1935, esprime un ritmo rore che gli animali imbizzarriti lasciano trasparire dai
serrato ed incalzante, a cui dà vivo risalto un acceso loro occhi sbarrati. Di contro, il gesto fulmineo e si-
cromatismo. I due carabinieri, dopo aver rincorso un curo del carabiniere, pronto e sicuro nell’afferrare le
corriere austriaco sospettato di recare con sé un’im- redini sfuggite al controllo del postiglione.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VI 63