Page 43 - Notiziario Storico 2020-6
P. 43
CRONACHE DI IERI
Dai carabinieri
furono estratti
Tutti i carabinieri gareggia- invece, che aveva avvertito
vano in zelo sotto la dire- già dalle prime ore del
zione del Delegato Stella e in totale venti giorno 20 gli ingegneri del-
del Tenente Caputo. Dai l’Amministrazione del pe-
carabinieri furono estratti cadaveri ricolo e tutti a Grassano
in totale venti cadaveri e sapevano dell’imminente
cinquantasei feriti, traspor- caduta del costone. Sentiti
tati immediatamente negli e cinquantasei ancora altri due carabinieri
ospedali di Potenza e Ma- negli interrogatori affer-
tera. Sempre il Sottopre- feriti, trasportati marono entrambi che la
fetto di Matera sottolineò frana era caduta prima del
che non si vide nessun in- sopraggiungere del treno,
gegnere o ispettore dell’am- immediatamente come appreso subito dopo
ministrazione della ferrovia l’incidente dal macchinista
della Società Mediterranea. negli ospedali di Brambilla. Il Carabiniere
Da alcuni atti parlamen- Stefano Ronchetti riferì
tari della Camera dei De- Potenza e Matera che la frana precedette di
putati del 22 novembre soli 5 o 10 minuti l’arrivo
1888 si apprendono altri del treno, aggiungendo che
interessanti notizie. mentre si assistevano i fe-
L’Onorevole Lacava confermò di fronte a tutto il riti, cadde un’altra falda dalla montagna già franata.
Paese in seduta parlamentare che fu istituito un ap- Non è indifferente ricordare che, tra le vittime, c’era
posito treno speciale da Potenza per raggiungere al anche il figlio del Senatore del Regno Cataldo Nitti
più presto il luogo del disastro, e vi salirono il sindaco di Taranto e interessanti elementi vennero fuori nel
di Potenza, il Prefetto della Provincia, il comandante pubblico dibattito che si ebbe nel Tribunale Penale
dei Carabinieri e del presidio, il capo medico militare di Matera proprio alla presenza di autorevoli parla-
e il delegato di pubblica sicurezza, oltre ad alcuni in- mentari. Il disastro del casello n. 215 a pochi anni
gegneri delle ferrovie, tutti per filantropia e atti di dall’entrata in esercizio dell’intera tratta, nel 1876,
estrema pietà. Interessanti furono alcune testimo- non poteva, ovviamente, passare inosservato. La ne-
nianze durante i processi a Brambilla, il macchinista, cessità di tranquillizzare i viaggiatori circa l’efficienza
e a Gaetano Morea, il guardiano del casello n. 215, e la sicurezza della rete ferroviaria nazionale era alta
l’unico, insieme al telegrafista di Metaponto (que- e indusse Governo e Società delle ferrovie a prendere
st’ultimo arrestato per falso), a essere ritenuto colpe- seri provvedimenti, dei quali venne data ampia dif-
vole del disastro per non aver dato alcuna segnala- fusione a mezzo stampa. Venne nominata una com-
zione sulla presenza di quella frana. Dalle indagini missione geologica apposita con lo scopo di
risulta invece che il Morea era stato informato il controllare tutte quelle linee ferroviarie italiane che
giorno precedente dal Brigadiere dei Carabinieri per la condizione del terreno potevano correre il pe-
Reali Giuseppe Munizio della caduta di zolle di terra ricolo di disastri simili a quello di Grassano.
dal costone sui binari e redarguito che prima o poi la
frana avrebbe investito il suo casello. Egli rispose, Raffaele Fanelli
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V 43