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CRONACHE DI IERI





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                                                                           dirà alla Camera

            Ventitré i militari all’opera per rendere finalmente
            zioni di trasferimento di vittime e feriti. I Carabi- che in quella funesta
            sgombra la strada e per poter migliorare le opera-


            nieri  del  Tenente  Caputo  si  preoccuparono  di      occasione viaggiavano
            recuperare gli oggetti personali, rimessi nelle mani
            di tre funzionari postali per renderli poi alle famiglie
            dei poveri disgraziati.                                       trenta carabinieri,
            Il mattino del 21 giunse da Taranto un plotone di
            ventuno uomini del 19° Reggimento Fanteria coman-         che in tanta sventura
            dato dal Tenente Silvio Margini, che aiutò a sgom-
            brare la linea e ad estrarre i cadaveri dalle macerie.
            Lodevolissima fu la condotta anche di alcuni sindaci              fu fortuna che
            del luogo. Il Dottor Domi, sindaco di Grottole, e gli
            le fatiche dei Carabinieri Reali, mandarono sul posto si trovassero in fondo
            Assessori Corleto Emanuele e Pistoni, per alleviare

            barili di vino, chilogrammi di formaggio e di pane e
            tutte le bottiglie di rum e cognac che si poterono re-       al treno, in cui essi
            perire in paese.
            Anche  il  Sindaco  di  Grassano,  Signor  Candela  e            non soffrirono,
            l’Assessore di Garaguso, Signor Noto, con medici e
            farmacisti e un gruppo di distinti cittadini, diedero
            man forte nel prestare aiuto ai feriti.                        ed usciti appena
            Dei paesi limitrofi non si vide purtroppo nessuna
            amministrazione; il Sindaco di Salandra disse che ac-        dalle loro carrozze
            corse sul luogo ma fu fermato dai carabinieri, questo
            non  risultò  però  agli  occhi  del  Tenente  Caputo.      furono i primi a dar
            L’unica cosa di cui si premurò in seconda battuta
            l’amministrazione del comune di Salandra fu quella
            di dare un posto di sepoltura ai cadaveri recuperati           soccorso ai feriti
            nel proprio cimitero. Il Sottoprefetto di Matera ar-
            rivò scortato del Tenente dei Carabinieri, guadando
            coraggiosamente il Basento in piena e percorrendo la    Il Prefetto di Potenza, da subito consapevole della gravità
            stradale Miglionico-Grottole solo nel tardo pome-       dei fatti, inviò tempestivamente al Ministero dell’Interno
            riggio del giorno 21 perché all’alba imperversava una   a Roma, con data 26 novembre 1888, un telegramma
            bufera di vento e neve. Anche il deputato Commen-       in cui elogiava le gesta eroiche dei carabinieri e del de-
            datore Pietro Lacava con il Pretore e il Tenente dei    legato di Pubblica Sicurezza Nicola Stella il quale, seb-
            Carabinieri di Ferrandina Francesco Fiore, si reca-     bene  si  fosse  trovato  in  uno  degli  scompartimenti
            rono  sul  luogo  del  disastro,  però  nessuno  di  loro  distrutti, era rimasto fortunatamente incolume. Con
            prese parte al salvataggio, già effettuato dai trenta   meritevole sangue freddo, si diede all’opera del salvataggio
            carabinieri e dalle guardie.                            dando esempio ed incitamento agli altri che lo seguirono.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V  41
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