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CRONACHE DI IERI
di RAFFAELE FANELLI
no degli avvenimenti che più fece par- Nella famosa opera letteraria “Cristo si è fermato ad
lare i giornali di fine ‘800 per le gesta Eboli”, Carlo Levi, ormai ritirato dal confino a Firenze
eroiche dei trenta Carabinieri coin- nel Natale del 1943, descrive la sua permanenza in Lu-
volti, fu un disastro ferroviario, avve- cania proprio a Grassano e, in seconda battuta, nell’an-
Unuto la notte del 20 ottobre 1888 a cor più piccolo borgo di Aliano, situato nei calanchi.
Grassano sulla tratta Potenza-Metaponto, in Basili- Levi cita nelle prime pagine del libro un tragico inci-
cata. A ridosso del fiume Basento, nell’omonima dente occorso alla banda musicale di Grassano del 1926
valle, da anni correva un binario che, partendo da Na- ma, purtroppo, non parla di questo disastro ferroviario
poli, si allontanava nella desolata e sperduta provincia che sicuramente conosceva attraverso i racconti dei cit-
di Matera fino a raggiungere Brindisi. tadini del luogo.
La sera del 19 ottobre sul treno numero 269 c’era una Le due disgrazie di Grassano sono legate al personaggio
compagnia di suonatori, il “bel Canto”, che ripassava, di Carlo Levi che dagli abitanti locali, in segno di ri-
rallegrando i passeggeri, l’opera del Don Carlo di spetto e in ricordo di quel drammatico incidente, veniva
Verdi da eseguire una volta arrivati nel prestigioso chiamato Don Carlo, come il personaggio dell’opera li-
Teatro San Giacomo di Corfù, in onore della visita rica di Verdi cantata dalla compagnia di bel Canto sul
avuta due giorni prima a Napoli, da parte dell’impe- treno. Il treno stava effettuando servizio postale, quando
ratore Guglielmo II di Germania. I Carabinieri saliti giunto in località “Tempa di Motta”, un costone brullo e
su quel treno avevano fatto da scorta a questa impor- argilloso sulla destra che prendeva il nome dal suo pro-
tante visita reale insieme a due guardie di Pubblica prietario Nicola Motta, il telegrafista della stazione di
Sicurezza delegate, i Signori Capristo e Stella. Metaponto, Signor Raffaele Apromolla, non ne ebbe più
Una volta arrivati a Metaponto, molti di loro avreb- notizie. Sul circuito 1612 BIF nessun ufficio, fino alla
bero avuto la possibilità di cambiare, salendo su un’al- stazione di Grassano, si faceva vivo, confessò lo stesso
tra locomotiva che li avrebbe portati finalmente a poi ai Tribunali di Potenza e Matera dopo il disastro. In-
casa, verso la città di Reggio Calabria. fatti, già alle 4.30 qualcosa doveva essere successo.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO V 37