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CRONACHE DI IERI








                                                                                 L’Arma dei


                                                                      Carabinieri in Molise
            scirono, utilizzando ingegnosi mezzi di comunica-
            zione (attraverso i contadini che si spostavano da un
            posto all’altro con al seguito gli animali da soma), a       si è distinta anche
            trasmettere informazioni. L’espediente si rivelò un
            successo. Molti cittadini avvisati dai Carabinieri, si
            rifugiarono nei più remoti nascondigli per evitare di           in operazioni di
            essere deportati nei “campi di lavoro”. Il Maresciallo
            Capo Francesco Minetti, Comandante della Stazione          soccorso: numerosi
            di Limosano, per aver rifiutato la sua collaborazione
            ai tedeschi venne rinchiuso insieme a tre carabinieri        furono i salvataggi
            nella camera di sicurezza della caserma e fu rimesso
            in libertà due giorni dopo quando dimostrò di essere
            seriamente ammalato e quindi inabile al lavoro. In-          di persone isolate
            vece i tre Carabinieri, Gennaro Frazzingaro, Saverio
            Albobello e Francesco Rossi furono deportati. Il Ma-       in difficoltà durante
            resciallo Capo Giuliano Catteri, Comandante della
            Stazione di Trivento ricevette l'intimazione, pena la              i rigidi inverni
            vita, di arrestare i capi delle famiglie che avevano
            dato ospitalità ai prigionieri inglesi fuggiti dai campi
            di concentramento. Il sottufficiale piuttosto che ot-      del 1954 e del 1956
            temperare all'ordine si diede alla macchia. Ritornò
            poi alla propria sede facendo da guida alle truppe Al-
            leate. A Termoli il 12 settembre i tedeschi chiesero il
            disarmo di tutti i carabinieri dipendenti della Com-    dai tedeschi ad abbandonare la caserma. I tre militari
            pagnia  comandata  dal  Capitano  Giuseppe  Lupis.      si unirono alla prima pattuglia inglese che incontra-
            Anche in questo caso l’Ufficiale oppose una fiera re-   rono e ingaggiarono un conflitto a fuoco con alcuni
            sistenza.  Il  giorno  successivo  i  tedeschi,  armi  in  tedeschi. Nell'azione rimase ucciso un soldato tede-
            pugno, attaccarono la caserma. Neutralizzarono i ca-    sco. Il 13 ottobre per rappresaglia i tedeschi ferma-
            rabinieri all’interno dello stabile e distrussero ogni  rono nel comune di Tavenna 34 persone. Tra esse
            mobilio e tutta la documentazione custodita. Il co-     anche i carabinieri Giovanni Giuliano e Vincenzo
            mando di Compagnia si trasferì a Guglionesi. Con i      Simone della Stazione di Lanciano. I due fermati in-
            suoi dipendenti il Capitano Lupis trascorse molti       sieme a un compaesano furono costretti a scavarsi la
            giorni sotto l'infuriare della battaglia che divampò    fossa. Poco dopo furono fucilati. Dalla morte scampò
            violentissima tra Guglionesi e Termoli e durò fino al   miracolosamente il Carabiniere Giuliano, il quale,
            2 ottobre, giorno in cui gli Alleati sbarcarono. Il 6 ot-  benché ferito a una gamba riuscì a fuggire. Altret-
            tobre il comando della Compagnia ritornò nella vec-     tanto drammatici furono gli avvenimenti che si con-
            chia  sede.  Durante  le  giornate  dell'occupazione    sumarono a Isernia. La Compagnia era comandata
            tedesca il Comandante della Stazione di Montecil-       dal Capitano Luigi Fato. Nel settembre 1943, in se-
            fone, Brigadiere Luigi Maggio e i Carabinieri Gio-      guito ai bombardamenti alleati che distrussero quasi
            vanni Fiore e Costantino Simonetti furono costretti     totalmente la caserma, il comando di Compagnia fu



            40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V
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