Page 12 - Notiziario 2020-1
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PAGINE DI STORIA
Col trattato
di Roma firmato
Il 13 giugno venne addirittura inviato a Fiume un ge-
nerale dell’Arma, Denicotti, per regolare con criteri di il 27 gennaio 1924
uniformità l’impegno delle unità schierate nell’area.
Intanto la situazione politica si faceva sempre più con-
fusa ed ex-ufficiali degli arditi fiumani come l’Host da Italia e Jugoslavia,
Venturi furono posti a capo dell’Ufficio Stralcio delle
Milizie Fiumane, per mettere a norma congedamenti la prima ottenne
e liquidazione di emolumenti arretrati: si trattava di
una forma di legittimazione dell’ammutinamento dei
legionari. Peraltro fu proposto dal Tenente Generale definitivamente
Pecori-Giraldi, cui venne affidata l’Inchiesta Formale
sui fatti, che con formula codificata e non esplicita, si Fiume e la striscia
lasciasse traccia nelle carte personali dell’adesione al-
l’avventura fiumana, scelta ritenuta comunque non
conforme ai principi della subordinazione militare. Ma costiera, mentre il
oramai l’Italia si preparava ad una nuova fase della sua
storia, e s’avanzava un movimento politico che nei con- resto del territorio
fronti della monarchia nutriva, in determinati ambiti,
una certa insofferenza. Fu il capolavoro di Mussolini: dello Stato Libero,
isolare d’Annunzio e sostituirlo nel coagulare l’atten-
zione e le istanze di nazionalisti, ex-combattenti e fiu-
mani, questi ultimi ben rappresentati nel ventennio l’entroterra, passò
fascista e spesso ripagati con alte cariche istituzionali.
In poco tempo il servizio dei legionari a Fiume venne alla Jugoslavia.
equiparato a quello prestato nelle Forze Armate rego-
lari, compresi i gradi acquisiti nei reparti fiumani. Nel
1933 venne addirittura sancita l’adozione della meda- Il 16 marzo 1924
glia dei volontari di Fiume e di coloro che avevano par-
tanto di nastrino, per chi formalmente aveva violato il Vittorio Emanuele III
tecipato alla marcia di Ronchi: strano epilogo, con
giuramento di fedeltà al re e alla Patria. Curioso co-
stume italico, spuntarono al solito assai più aventi di- entrò a Fiume e
ritto a decorazione e vantaggi, di quelli che davvero
avevano fatto parte delle truppe di d’Annunzio. proclamò la città
Col trattato di Roma intanto, firmato il 27 gennaio 1924
da Italia e Jugoslavia, la prima ottenne definitivamente parte del Regno
Fiume e la striscia costiera, mentre il resto del territorio
dello Stato Libero, l’entroterra, passò alla Jugoslavia. Il
16 marzo del 1924 re Vittorio Emanuele III entrò a d’Italia
Fiume e proclamò la città parte del Regno d’Italia.
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V