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CARABINIERI DA RICORDARE
Alla fine della ferma, il 6 aprile 1943, per le contingenze aveva visto protagonista a Venezia.
di carattere eccezionale dovute al conflitto, non venne Quel giorno, mentre era di guardia ad un deposito di
posto in congedo bensì trattenuto alle armi (circolare materiale bellico, fu circondato da numerosi rivoltosi
n. 40001/5 del 5 novembre 1942 del Ministero della armati che avevano la pretesa di avere libero l’accesso
Guerra). Dalla metà di quell’anno osservò un periodo per poter trafugare armi e munizioni. Il Carabiniere
di convalescenza e al rientro, nell’aprile del 1944, Biscaro era stato fatto segno a colpi di arma da
venne inviato in servizio alla Stazione di Pola (oggi fuoco, ma aveva reagito all’offesa con il mitra in do-
città della Croazia). Il 4 luglio del 1944 cadde pri- tazione e aveva determinato per un breve momento
gioniero dei Tedeschi che lo deportarono in Germania. la cessazione dell’azione ostile, ma gli assalitori, as-
Superato fortunosamente il terribile periodo dell’in- serragliatisi presso il recinto del deposito, riprendendo
ternamento nazista il 20 settembre 1945 fece rientro a sparare contro il militare gli avevano lanciato contro
in Italia e otto giorni dopo si presentò al Centro Re- una bomba a mano. L’esplosione dell’ordigno, sebbene
cupero della Legione di Padova. Fu riassunto in gli avesse provocato delle ferite, non aveva minato la
servizio effettivo e assegnato alla Stazione di Padova sua salda determinazione né aveva fiaccato la forza
Principale dal 6 gennaio 1946 sino al 13 aprile per difendersi e tenere duro sino all’intervento di
seguente, data in cui venne posto in congedo illimitato. altri carabinieri, che avevano in fine posto in fuga gli
Il 24 maggio seguente, però, chiese ed ottenne il ri- assalitori.
chiamo in servizio e fu assegnato alla Stazione di Ve- Era evidente che le tensioni politiche non si erano
nezia Dorsoduro. ancora placate nonostante il conflitto fosse cessato
Il riproporsi degli atavici fenomeni delinquenziali nella primavera del 1945.
nella maggiore isola meridionale, alla fine della disa- Il giorno prima dell’episodio accaduto a Mario Biscaro
strosa guerra, determinò per il Carabiniere Biscaro il Segretario del Partito Comunista, Palmiro Togliatti,
un temporaneo periodo d’impiego in Sicilia – dal 20 era rimasto ferito in un attentato che scatenò in tutta
luglio al 5 novembre 1946 – in rinforzo ai reparti im- la penisola la rabbia e la violenza dei militanti del
pegnati nella lotta al banditismo; operò nelle campagne suo partito. Si temette addirittura lo scoppio di una
dei comuni di Gratteri e Ficuzza di Palermo per dare guerra civile ed è per questo che nella motivazione
la caccia e tentare la cattura del bandito Giuliano e adottata nel 1952 per la concessione della medaglia
dei suoi sodali, ma le dure condizioni del servizio gli d’argento al valor militare si legge la specificazione
comportarono il contagio della malaria e il ricovero “…in periodo di violente agitazioni sovversive…”.
presso l’Ospedale Militare di Palermo. Le cure mediche Mario Biscaro è scomparso a Cornuda, in provincia
gli consentirono di guarire e di poter rientrare in di Treviso, l’11 marzo 2014 e le sue spoglie riposano
servizio in Veneto, presso il suo reparto a Venezia. nel cimitero di quel comune. E’ stato insignito della
L’8 ottobre 1948 la Commissione Medica Ospedaliera Medaglia d’Onore ai cittadini italiani militari e civili
(C.M.O.) presso la struttura sanitaria militare di deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al
Padova gli riconobbe la dipendenza da causa di lavoro coatto per l’economia di guerra. Presto gli sarà
servizio dell’infermità e il 13 febbraio 1950 cessò de- intitolata la caserma sede della Stazione di Col San
finitivamente dal servizio attivo. Martino, un paese del trevigiano limitrofo a Farra di
A due anni dal congedo, però, rientrato al suo paese Soligo, dov’era nato.
d’origine, Mario Biscaro venne decorato al valor mi-
litare per un episodio che il 15 luglio del 1948 lo Gianluca Amore
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IV 91