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CRONACHE DI IERI



















                                                      di ANDREA GANDOLFO

















           G











                                                li anni immedia-    tra  due  fuochi  per  tutelare  l’ordine  e  la  sicurezza
                                                tamente succes-     pubblica, e le Istituzioni dello Stato. Fu in tali dram-
                                                sivi alla fine della  matici frangenti che rifulse l’eroismo del carabiniere
                                                Prima  Guerra       reggiano Leone Carmana, insignito di medaglia d’oro
                                                Mondiale,  noti     al valor militare per il senso del dovere, la determi-
                                                anche  con  il      nazione e il coraggio straordinari.
            nome  di  «biennio  rosso»,  furono  caratterizzati  da  Leone Carmana nacque a Gazzano, frazione di Villa
            una serie di forti tensioni politiche e sociali che di-  Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, l’11 novembre
            laniarono il nostro Paese, provocando disordini, vio-   1894,  dai  contadini  Giovanni  ed  Emilia  Masini.
            lenze e proteste popolari, come quelle dell’estate del  Chiamato  alle  armi  con  la  sua  classe  di  leva  nel
            1919 contro il carovita e l’occupazione delle fabbriche  gennaio 1915, partecipò alla prima guerra mondiale
            nel  settembre  del  1920.  I  governi  Nitti  e  Giolitti  sulla  linea  del  fronte,  in  forza  al  7°  Reggimento
            non seppero affrontare in modo adeguato la situazione,  Fanteria della Brigata Cuneo, col quale, il 24 maggio
            lasciando di fatto mano libera alle squadre fasciste,   1915, all’indomani della dichiarazione di guerra al-
            che, con il benestare degli agrari e degli industriali,  l’Austria,  prese  posizione  tra  il  Passo  del Tonale  e
            ebbero buon gioco a soffocare nel sangue le iniziative  Cima Cady. Trasferito nel febbraio 1916, al seguito
            delle  cooperative  socialiste  e  delle  organizzazioni  del proprio reggimento nel settore del Podgora, com-
            bracciantili. In tale contesto particolarmente complesso,  batté  nelle  trincee  di  «Lenzuolo  Bianco»  e  del
            l’Arma dei Carabinieri si trovò costretta ad operare    «Peuma» durante le battaglie dell’Isonzo, dove venne



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV  73
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