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PAGINE DI STORIA










            operare il rincalzo della Prima e Terza Banda, quest’ul-  nata a Dire Daua, importante stazione della ferrovia da
            tima guidata dal Maggiore Crocesi, che hanno iniziato   Gibuti ad Addis Abeba. La notizia viene ben accolta
            l’attacco delle posizioni avversarie. Così arriva a circa  dai militari.
            300 metri dal fronte nemico e accoda i suoi automezzi   Il 13 maggio inizia la marcia durante la quale i carabi-
            a quelli già fermi delle altre Bande. Dalle cavernette  nieri faranno anche un incontro ravvicinato con un
            spesso ricavate tra le radici di alberi secolari, gli etiopi  grosso serpente cobra.
            avevano scatenato un fuoco infernale. Il 25 aprile, il  Il 16 maggio l’arrivo a Dire Daua, raggiunta dalle truppe
            Generale Agostini ordina alla Quarta Banda di rastrel-  italiane una settimana prima. In quella cittadina, piena
            lare le posizioni nemiche. L’operazione aprirà la via   di villette, di fiori e di verde, la Quarta Banda svolgerà
            verso Giggiga e Harar. La Quarta Banda verrà desti-     servizio d’istituto. Il Maggiore Vadalà si reca a far visita
                                                                           al Console Generale Navarra, che è stato anche
                                                                           legionario fiumano; è piuttosto sofferente in sa-
                                                                           lute, scrive nel diario, e presto rimpatrierà. Na-
                                                                           varra il 2 maggio aveva preso il comando della
                                                                           colonna al posto del Generale Agostini.
                                                                           Il giorno 17 i giornali pubblicano un caloroso
                                                                           messaggio di D’Annunzio inviato al Generale
                                                                           Moizo,  Comandante  Generale  dell’Arma.
                                                                           D’Annunzio si definisce Carabiniere perché “io
                                                                           sono appuntato del tempo di Fiume quando solevo
                                                                           frequentare le mense dei miei combattenti e col ran-
                                                                           cio avevo l’onore di ricevere in coro i più umili
                                                                           gradi”. E’ la conferma che le tensioni del 1920
                                                                           erano state del tutto superate. Scrive D’Annun-
                                                                           zio: “I carabinieri in Fiume d’Italia nella città as-
                                                                           sediata  affamata  denigrata  torturata  furono  i
                                                                           promotori e i sostenitori non dell’ordine istituito dai
                                                                           nemici interni d’Italia ma di un ordine più puro
                                                                           più alto e più difficile. Furono l’esempio dell’impa-
                                                                           vida fedeltà alla patria tradita. E meritano come
                                                                           non mai il titolo perpetuo che fa insigne l’Arma fe-
                                                                           delissima”. Vadalà invia a D’Annunzio un tele-
                                                                           gramma  dove  scrive:  “….come  comandante
                                                                           carabinieri reali legionari fiumani inviovi espres-
                                                                           sioni infinita riconoscenza per gioia procuratami
                                                                           messaggio che ho letto miei uomini riuniti procu-
                                                                           rando vivissimo entusiasmo. Essi inviano con me
                                                                           augurale alalà al grande comandante”. Da ricor-
                                                                           dare che il 5 maggio il Generale Pietro Bado-
                                                                           glio aveva fatto il suo ingresso trionfale nella
                                                                           capitale Addis Abeba. E’ a Dire Daua che si ri-
          STRALCIO DEL MESSAGGIO DI D’ANNUNZIO RIVOL TO AL GENERALE MOIZO  congiungono le armate del fronte settentrionale



            52 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV
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