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PAGINE DI STORIA


                         GIORNI











              D’AFRICA




















                     iamme d’argento in Abissinia. Le bande dei Ca-  niano i valori dell’Arma, come quelli degli allora Ca-
                     rabinieri  reali  alla  battaglia  di  Gunu  Gadu,  pitani Ugo De Carolis, martire delle Fosse Ardeatine,
            F pubblicato  nel  1937  dall’allora  Maggiore          e Alfredo Serranti, caduto nell’eroica difesa del passo
            Rocco Vadalà è un testo molto ricercato dagli studiosi  di Culqualber; per i fatti di Gunu Gadu, ad entrambi
            di militaria. Al libro è legata una storia familiare con  gli ufficiali, è stata concessa la Medaglia di Bronzo al
            protagonisti due fratelli che hanno militato nell’Arma,  Valor militare. Vadalà è noto anche per aver comandato
            Donato e Giuseppe De Lucia. Tra i documenti appar-      i Carabinieri che avevano preso parte all’impresa di
            tenuti alla signora Lucia Laera, vedova dell’Appuntato  Fiume di Gabriele D’Annunzio. L’ufficiale aveva poi
            Donato De Lucia, e riordinati dopo la sua morte, è      lasciato con i suoi uomini la città del Quarnaro il 6
            stato rinvenuto un quaderno manoscritto: si tratta di   maggio 1920, insultato dai legionari e dai fiumani, ma
            un diario di guerra che va dal 24 febbraio al 5 luglio  il rapporto con D’Annunzio, come si vedrà in seguito,
            1936 e riguarda la campagna di Etiopia della Quarta     non si interromperà mai.
            Banda Carabinieri Reali autotrasportata, al comando     Tornando alle vicende di Gunu Gadu, un breve ritratto
            del Maggiore Vadalà.                                    di Donato De Lucia, nato a Castellana in provincia di
            A recuperare la preziosa testimonianza storica è stato  Bari nel 1907. Carabiniere a cavallo, si era arruolato
            il fratello dell’appuntato, il Maresciallo Maggiore Aiu-  nell’Arma nel 1925 e aveva prestato servizio nella Le-
            tante  Giuseppe  De  Lucia,  che  ha  terminato  la  sua  gione di Roma, per venire poi assegnato nel 1929 alla
            lunga vita nell’Arma a Rimini, dove ha prestato servizio  Divisione Autonoma dei Carabinieri di Bengasi. È del
            fino al 1972. Era comandante di un nucleo speciale      febbraio 1936 l’imbarco a Napoli alla volta della So-
            all’Aeroporto di Miramare. Nel diario è proprio il Va-  malia con la Quarta Banda autocarrata, comandata,
            dalà che racconta in prima persona gli avvenimenti e    come detto, dal Maggiore Vadalà, che aveva come vice
            annota le proprie considerazioni, ma “gli errori ortogra-  il Capitano Ugo De Carolis. Sfogliando il diario di
            fici presenti nel documento – come osserva il Maresciallo  guerra, si apprende che il 24 febbraio 1936, a Roma,
            – fanno ritenere che il diario sia stato dettato a mio fratello  presso la Legione Allievi Carabinieri, le Bande erano
            giorno per giorno dal Maggiore Vadalà per poi essere da lui  state passate in rassegna da Vittorio Emanuele III, il
            usato per la stesura del diario definitivo”.            25 segue la partenza in treno per Napoli e in serata
            Sfogliando il diario si incontrano nomi che testimo-    l’imbarco sul piroscafo Sannio, già utilizzato durante



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV  49
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