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PAGINE DI STORIA
la guerra italo-turca. Lo sbarco non avverrà come pre-
visto inizialmente a Mogadiscio ma a Obbia. Il 6
marzo Vadalà trasmette una serie di telegrammi. Il
primo è diretto a Gabriele d’Annunzio: “Dal Sannio in
navigazione coste Africa verso la battaglia con i miei Ca-
rabinieri impazienti dare eroico tributo….rievoco senti-
menti fiumani ed elevo potente alalà invitto comandante”.
E’ la dimostrazione che l’ammirazione dell’ufficiale
verso il poeta-soldato non era mai venuta meno, anche
se all’epoca dell’impresa di Fiume non erano mancati
dei problemi.
Da un intervento del Generale Sante Ceccherini, che
risponde a una lettera inviata da Vadalà al Gazzettino
di Venezia, si evince che erano stati motivi personali ad
aver indotto l’ufficiale dell’Arma ad abbandonare
Fiume. Tornando alla campagna di Etiopia, il 12
marzo, alle 8 ha inizio lo sbarco delle truppe. Obbia è
sede di un residente, ovvero un’autorità italiana, e di
una Stazione dell’Arma al comando di un maresciallo.
Le quattro Bande dei Carabinieri facevano parte della
colonna del Generale Agostini, composta anche dal
Gruppo Bande di ausiliari coloniali, i valorosi Dubat IL CARABINIERE DONATO DE LUCIA
agli ordini del Tenente Colonnello alpino Camillo Be-
chis, e da una coorte della milizia forestale.
Il 25 marzo la Prima Banda parte per Rocca Littorio,
il giorno dopo è la volta della Seconda e della Terza. Il
30 marzo, reperiti i mezzi di trasporto, si muove anche
la Quarta, che l’indomani, alle 13, raggiunge Rocca
Littorio. Riprende la marcia, il 12 aprile, giorno di Pa-
squa, viene celebrata la messa al campo, la giornata tra-
scorre allegramente. Il 16 aprile si riparte verso la
battaglia. Il morale è altissimo, scrive Vadalà, rombano
i motori, cantano gli uomini. E’ un susseguirsi di tra-
sferimenti e di incontri ravvicinati con le truppe etiopi.
Alla pagina del 23 aprile si legge: domani attacco alle
truppe nemiche a Gunu Gadu. L’annuncio della prossima
azione produce tra i militari dell’Arma vivissimo entu-
siasmo. La Quarta Banda, assieme alla coorte della mi-
lizia forestale, costituisce la riserva.
Il 24 aprile, alle 9, la batteria della milizia e gli aero-
plani iniziano il bombardamento delle posizioni nemi-
IL MARESCIALLO GIUSEPPE DE LUCIA
che. Alle 9 Vadalà riceve l’ordine di avanzare per
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