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PAGINE DI STORIA
di ROBERTO GUARASCI
l trattato di pace di Brest-Litovsk, sottoscritto dai bolscevichi vennero considerati ostaggi e venne loro
il 3 marzo 1918 tra la Russia dei Soviet e la impedito di rimpatriare e i loro beni vennero confiscati.
Germania, sancisce la chiusura del fronte Oltre ai civili in Russia si trovavano tutti gli italiani,
Orientale e la nascita di diversi stati nazionali provenienti dai territori Irredenti, arruolati nell’esercito
precedentemente parte dell’impero zarista. La austro-ungarico e fatti prigionieri sul fronte Galiziano.
Ismobilitazione dell’esercito russo, la difficile si- I circa 65.000 italiani, Trentini e Friulani, inquadrati
tuazione economica e la fame dilagante fecero nascere nell’esercito austriaco erano stati volutamente impiegati
focolai di rivolta in molte delle regioni del nuovo stato in quel teatro di guerra per evitare possibili conflitti tra
Sovietico tra le quali la Siberia, dove la costituzione del l’appartenenza geografica e quella politica. Già nel pe-
governo antirivoluzionario dell’ammiraglio Kolčak fece riodo di neutralità dell’Italia il governo russo aveva of-
accarezzare alle potenze Alleate l’idea che fosse possi- ferto all’Italia la liberazione di quei prigionieri di guerra,
bile contrastare la rivoluzione bolscevica e ricostituire offerta che, per ovvie ragioni diplomatiche, era stata
un fronte russo. cortesemente declinata. Dopo l’entrata in guerra, nel
Ai primi di maggio del 1918 il governo inglese, così 1916 venne inviata in Russia una missione «che avesse
come aveva già fatto quello francese, spinge per un im- il compito di provvedere alla raccolta ed al rimpatrio
mediato intervento militare a guida nipponica e con un degli Irredenti dopo gli opportuni accertamenti politici
coordinamento interalleato. La repressione armata in e sanitari. Ne ebbe l’incarico il ten. col. di S.M. Achille
Siberia degli ex prigionieri cecoslovacchi è l’elemento Bassignano – capo missione – il quale, unitamente ad
scatenante. Con l’intervento militare dell’Italia, che altri 20 ufficiali, raggiunse Pietrogrado il 1 agosto
invia due missioni militari, il Corpo di Spedizione Ita- 1916».
liano in Estremo Oriente, comandato dal tenente co- Braccio operativo dell’attività fu l’allora capitano Cosma
lonnello Edoardo Fassini-Camossi, impegnato in Manera. Egli aveva già all’attivo una lunga esperienza
Siberia, e il Corpo di Spedizione Italiano in Murmania fuori del territorio nazionale. Nel 1899 come tenente di
(vedi Notiziario Storico N. 2 Anno III, pag. 4), coman- fanteria, aveva fatto parte del contingente militare ita-
dato dal tenente colonnello Augusto Sifola e destinato liano inviato a Creta (vedi Notiziario Storico N. 3 Anno
a proteggere i porti di Murmansk e Arcangelo ritenuti I, pag. 30), facente parte della prima missione multina-
strategici come possibili basi di approdo per i sottoma- zionale di pace (mentre sull’isola il Capitano dei Cara-
rini e come porta di accesso al territorio russo, tutti i binieri Federico Craveri era incaricato di costituire una
cittadini italiani che si trovavano nei territori controllati gendarmeria locale cretese).
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III