Page 86 - Notiziario 2018-3
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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA








                                                   SUL CAMPO DI BATTAGLIA





                   Nel 1848 avevo soltanto 18 anni, però essendo nativo di Sandrà, distante quattro chi-
                   lometri da Pastrengo e per di più nel 1848 feci il vivandiere seguendo passo passo le
                   truppe, ricordo bene i fatti e posso parlare con sicurezza su Pastrengo perché si tratta
                   quasi del mio paese di nascita e tuttora vi abito. Ricordo che ad un certo punto della bat-
                   taglia e cioè verso le 2 dopo mezzogiorno, il risultato era incerto perché se i tedeschi ce-
                   devano terreno alla loro destra sulle colline dette Costiere davanti a Piovezzano, invece

                   al centro e alla loro sinistra tenevano fermo, e respinsero i piemontesi, perché occupavano,
                   anche coll’artiglieria, delle posizioni fortissime innanzi a Pastrengo e precisamente il
                   Monte “Le Bionde” ed il Monte S. Martino f ino all’Adige.
                   Il Re aveva assistito al combattimento stando alla Mirandola, poi discese sul Tione e si
                   portò col seguito sul monte Valena, di fronte alle “Bionde”.
                   Ad un dato momento una perlustrazione di pochi carabinieri a cavallo fu presa a fucilate
                   da un plotone di tedeschi che si era imboscato presso la strada sotto il monte Bionde.
                   I Carabinieri corsero indietro ad avvertire ed allora i tre squadroni ed anche il Re si
                   slanciarono alla carica su Pastrengo.
                   Al vedere quella massa di soldati in uniforme di parata a caricare ed anche sua Maestà
                   il Re che dava l’esempio, si propagò l’entusiasmo a tutti. Le altre truppe di fanteria si

                   slanciarono a baionetta in canna e Pastrengo fu preso. Gli austriaci lasciarono morti,
                   feriti e parecchi prigionieri e si ritirarono per ponte di barche che avevano gettato fra
                   Sega e Ponton.
                   Quell'atto  di  coraggio  dei  Carabinieri  seguito  poi  dalle  truppe  fece  guadagnare  la
                   battaglia.
                   La località dove avvenne la mischia si chiamava le Porte del Loo e precisamente tra il
                   Monte Bionde e il Monte Valena.
                   Questo posso dire per la pura verità perché in gran parte vidi io ed in gran parte lo sentii
                   sempre ripetere da persone presenti al fatto.

                                                                                     Con stima e considerazione
                                                                                              Devotissimo servo
                                                                                              Alessandro Caliari
                                                                      fu Felice nato a Sandrà il 27 marzo 1830
                                                                                    Sandrà lì 3 Settembre 1908
               LETTERA INVIATA AL CAP. GORINI DAL SIG. ALESSANDRO              Comune di Castelnuovo Veronese
               CALIARI, TESTIMONE DELLA CARICA DI PASTRENGO





            86 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
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