Page 88 - Notiziario 2018-3
P. 88

CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA








         La visita del Re all'Esposizione fu rapida; si fermò           Rappresenta  l’episodio  più  importante  di

         davanti pochi oggetti d'arte, che, se avesse voluto            quella giornata vittoriosa: la carica dei cara-
         vederli ed ammirarli tutti per flo e per segno, non           binieri piemontesi”. Si è detto che c’è troppo
         gli sarebbe bastata tutta la giornata. Lo stesso ac-           dello scenico, troppo del teatrale e troppo del
         cadde a tutti quelli che, come me, seguivano il cor-           poetico nel quadro di De Albertis. E sarà; ma
         teggio, ma anche da una prima occhiata generale si             non è men vero che è una scena bella, grande,
         capisce l'importanza, la grandiosità, la bellezza di           maestosa: che quei cavalli, lanciati a grande
         questa grande Esposizione Italiana, la quale, non              carriera,  sbuffanti,  colle  narici  aperte,  sono
         v'ha  dubbio,  e  supera  tutte  quelle  che  abbiamo          vivi,  palpitanti;  che  quei  carabinieri  dalle
         avute fn qui, e può rivaleggiare con qualunque                spade sguainate, dall’occhio dilatato, corrono

         altra straniera. […] Oggi il Re col suo seguito mi-            anelanti alla vittoria; e per tutto, fra i turbini
         litare è stato parecchi minuti a guardare la Carica            di  polvere  sollevati  da  quei  carabinieri,  sui
         dei carabinieri a Pastrengo del milanese De Alber-             campi calpestati, sul lontano paesaggio, semi-
         tis, che è senza dubbio il più bel quadro di soggetto          velato da quella nube di polvere, ove spicca
         militare di tutta l'Esposizione”. Così riportava Fi-           f issa, immobile la f igura del Re Carlo Alberto,
         lippo Filippi in un articolo sul “Pungolo” di Napoli,          c’è  il  tumulto  assordante,  inebriante,  fatale
         scritto“[…]sotto una prima impressione, sincera e              della battaglia…
         spontanea, che la rifessione potrebbe correggere,             È poesia, si; ma una pagina di poesia stupenda,
         modifcare, nei particolari, ma ch'è pur sempre la             ma un carme immortale, un’epopea che si sente,
         migliore, immutabile.”                                         si ammira….”



         (Le Belle Arti a Torino, Lettere sulla IV Espo-                (“Conte Rosso”, supplemento al n. 185 del
         sizione Nazionale)                                             “Caffaro”, Genova, 3 luglio 1880)





                                                                               DE ALBERTIS IN MOSTRA
            il suo linguaggio pittorico diviene più sobrio e distante  Nel 1880, Sebastiano De Albertis espose alla Promotrice
            dalla  retorica,  come  nel  famoso  quadro  del  1877  di Torino il quadro “Carica dei Carabinieri a Pastrengo”,
            Garibaldi nei Vosgi (o a Digione). Tornato a Brera nel  noto anche come “Pastrengo 1848”, riscuotendo grande
            1878, realizza numerosi olii e bozzetti che hanno come  successo tra i critici e tra i reduci della famosa battaglia
            tema centrale la carica dei Carabinieri a Pastrengo e   (vedi Notiziario Storico N. 3 Anno II, pag. 75).
            una  lunga  serie  di  dipinti,  tra  gli  anni  ‘80  e  ’90,  La grande tela (cm. 189 x 370) fu altresì molto apprezzata
            raffiguranti episodi di vita militare risorgimentale che  dal re Umberto I, che presenziò all’inaugurazione del-
            lo consacreranno definitivamente pittore “battaglista”.   l’esposizione e che acquistò il quadro per destinarlo al
            Divenuto Cavaliere della Corona d’Italia e professore   Palazzo Reale di Torino. Più tardi l’opera fu trasferita
            onorario dell’Accademia di Brera, nel 1884 è nominato   al Palazzo del Quirinale a Roma e di qui, nel luglio
            membro della commissione per l’istituzione del Museo    1946, al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri suc-
            del Risorgimento a Milano, dove muore nel 1897.         cessivamente  alla  partenza  dell’ultimo  sovrano  per



            88 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93