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ALESSANDRO NEGRI DI SANFRONT LUIGI INCISA DI CAMERANA
CARLO AUGUSTO BRUNETTA ANGELO BERNARDINO
D’USSEAUX MORELLI DI POPOLO
IL CONTESTO STORICO
Il biennio 1848-1849 rappresentò per l’intero vecchio italiana. Il 25 marzo le prime avanguardie piemontesi,
continente un cruciale momento di svolta per il supe- dopo aver adottato la bandiera tricolore, attraversarono
ramento degli anacronistici assetti politico-istituzionali il Ticino. Era iniziata la Prima Guerra d’Indipendenza
imposti dalla Restaurazione e per la progressiva affer- e con essa il Risorgimento italiano.
mazione dei moderni stati liberali su base nazionale: le Il Ministero della Guerra dispose che il Comando dei
maggiori città e capitali europee furono attraversate da Carabinieri Reali mobilitasse e ponesse a disposizione
un fremito rivoluzionario che passò alla storia con il dello Stato Maggiore dell’Armata tre “Squadroni di
nome di “primavera dei popoli” e che vide proprio la guerra”, con una forza complessiva di circa 280 carabinieri
penisola italiana teatro degli avvenimenti più clamorosi. a cavallo, per la scorta del Sovrano e come unità di
Sotto la pressione dei moti liberali, uno alla volta i riserva. Al loro comando fu posto il Maggiore, proveniente
sovrani italiani, furono costretti a concedere carte co- dalla Cavalleria, Alessandro Negri di Sanfront, con in
stituzionali; tra essi Carlo Alberto, re di Sardegna, che sottordine i Capitani Carlo Augusto Brunetta d’Usseaux,
già dall’anno precedente aveva avviato un significativo Luigi Incisa di Camerana e Angelo Bernardino Morelli
programma di riforme e che promulgò il 4 marzo 1848 di Popolo, rispettivamente comandanti del 1°, del 2° e
lo “Statuto” che da lui prese il nome. del 3° Squadrone. Al Corpo venne inoltre richiesto di
Sollevazioni popolari contro la soffocante dominazione mobilitare altri cinque contingenti, per complessivi 140
austriaca si verificarono in diverse regioni dell’impero carabinieri a cavallo e a piedi, assegnati con compiti di
asburgico ed in particolare nel Lombardo-Veneto, dove polizia militare a ciascuno dei due Corpi d’Armata,
insorsero Venezia, il 17 marzo, e Milano, il giorno suc- ognuno su due Divisioni, e alla Divisione di riserva che
cessivo. Il 23 marzo Carlo Alberto ruppe gli indugi, di- costituivano l’Esercito sabaudo. Il Comandante Generale,
chiarò guerra all’Austria e accorse in soccorso dei Maggior Generale Fabrizio Lazzari, seguiva Carlo Al-
Milanesi, ponendosi così a capo della causa nazionale berto come Aiutante di Campo.
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