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CRONACHE DI IERI
L’ECCIDIO
DI BEVERA
di ANDREA GANDOLFO
el dicembre del 1971 Bevera, piccolo anni, Rocco Strangio, che piuttosto allarmato invocò
N borgo del comune di Ventimiglia, fu l’aiuto del militare riferendo che presso la sua abitazione
teatro di uno dei più cruenti episodi di
di vico Soprano era in atto una lite tra i suoi familiari e
cronaca verificatisi nell’estremo Ponente
ligure nel dopoguerra. una persona a lui sconosciuta presentatasi poco prima
alla loro porta. Il giovane carabiniere, senza indugiare
Nella strage persero tragicamente la vita ben cinque un istante, decise di seguire il ragazzino fino alla sua
persone, tra cui il Carabiniere Antonio Fois, che, per abitazione per capire cosa stesse realmente accadendo.
l’eroico comportamento tenuto in quella circostanza, Lo sconosciuto che aveva fatto allarmare con i suoi
venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare modi violenti il piccolo Rocco era Rosario Vaticano, un
alla memoria. pregiudicato calabrese di 24 anni, originario del comune
Antonio Fois era nato a Borore, in provincia di Nuoro, di Varapodio, piccolo paese in provincia di Reggio
il 23 gennaio 1953. Dopo aver frequentato la seconda Calabria. Era giunto in Liguria in cerca di vendetta.
classe della scuola media nel proprio paese natale, inco- Rosario Vaticano era stato, a suo dire, ingiustamente
minciò a lavorare come apprendista falegname. Il 21 condannato a cinque anni di reclusione per una rapina
luglio 1970, all’età di diciassette anni, decise di arruolarsi di trecentomila lire ai danni delle Officine Meccaniche
volontario nell’Arma dei Carabinieri venendo destinato Liguri di Albenga. A fare il suo nome davanti ai giudici,
alla Legione Allievi di Roma per la frequenza del corso indicandolo come un complice dell’azione criminosa,
di formazione. Promosso Carabiniere il 18 aprile 1971, era stato Domenico Strangio, fratello del piccolo Rocco
fu trasferito alla Legione di Genova venendo assegnato e figlio di Francesco Strangio, il proprietario dell’abitazione
alla Stazione di Spotorno. Il 26 dicembre di quell’anno di vico Soprano. Anche la famiglia Strangio era di
era trascorso ormai già un mese da quando il Fois era origine calabrese, precisamente del comune di Oppido
stato temporaneamente destinato, in servizio provvisorio, Mamertina, ma viveva a Bevera ormai da quasi vent’anni.
alla Stazione di Bevera di Ventimiglia. Verso le ore Francesco Strangio e la compagna Orsola Longo con-
13,50 di quel giorno il Carabiniere Fois aprì le porte ducevano una vita esemplare ma non erano legalmente
della Stazione di Bevera ad un ragazzino di quattordici marito e moglie; soltanto gli amici più intimi conoscevano
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 59