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PAGINE DI STORIA





                  Fu responsabile


                      delle indagini



                relative a un fatto                                 fu richiamato in servizio presso il Comando Generale
                                                                    dell’Arma,  ove  concluderà  la  propria  carriera  il  13
                                                                    luglio 1972. Lasciata l'Arma per raggiunti limiti d'età
               di cronaca che, per                                  dunque,  Cosimo  Francesco  Zinza  si  dedicò  al  suo

                                                                    grande  amore,  la  famiglia,  ed  alle  sue  passioni,  la
                il coinvolgimento                                   musica e l'arte. Oltre a cantare, suonava il piano e il
                                                                    violino. Anche se la sua passione preferita, artisticamente
                                                                    parlando, era la pittura. Nel 1979, all'età di 71 anni,
              di ambienti dell’alta                                 conseguì il diploma artistico frequentando prima l'Ac-

                                                                    cademia delle Belle Arti di Roma e, successivamente,
            società e del mondo                                     l'Accademia di San Giacomo.
                                                                    Il 17 luglio 1981 fu collocato in congedo assoluto e

                   politico, scosse                                 promosso a titolo onorifico Generale di Corpo d’Armata.
                                                                    Nel  1988  donò  al  Comune  di  Castellana  Grotte  la
                                                                    propria biblioteca composta da sette scaffali, che conta
                  profondamente                                     opere letterarie, antiche e moderne, opere giuridiche,
                                                                    artistiche  e  romanzi  di  grandi  autori.  Desiderio  del
              l'opinione pubblica                                   donante fu quello che il cospicuo patrimonio librario
                                                                    fosse situato in una stanza della biblioteca comunale a
                                                                    lui intitolata. “Non per vanità, la donazione vuole essere
                                                                    un omaggio alla santa memoria di mio padre, un nobile e
                                                                    modesto artigiano del mio paese, di cui vado tanto fiero e
                                                                    riconoscente per la rigida e cristiana educazione che seppe
                                                                    impartirmi”.
                                                                    Fino a non molti anni prima della morte, intervenuta
                                                                    nel 1996, Cosimo Francesco Zinza tornava periodica-
                                                                    mente a Castellana - generalmente nel mese di settembre
                                                                    - ed era felicissimo di soggiornarvi, per rifugiarsi tra gli
                                                                    affetti  familiari  e  gli  inseparabili  amici  con  i  quali
                                                                    amava discorrere e passeggiare. Fu sollecitato da diversi
                                                                    editori,  suoi  amici,  fra  tutti  Rizzoli  e  Mondadori,  a
                                                                    scrivere le sue memorie, ma preferì continuare a coltivare
                                                                    le sue passioni. Credeva fermamente nelle Istituzioni,
                                                                    amava la Sua Arma dei Carabinieri che servì, identifi-
                                                                    candola  nella  Patria  stessa,  fino  all'ultimo  istante  di
                                                                    vita. Alle sue esequie intervenne il Comandante Generale
                                                                    dell'Arma Luigi Federici che ricordò il Generale Cosimo
                                                                    Zinza come “il generale che ha scritto la storia dell'Arma
                           IL COLONNELLO ZINZA SI OCCUPÒ
                            DEL CASO MONTESI DALL’APRILE            dei Carabinieri per la sua grande onestà e lealtà”.
                                1954 ALL’APRILE 1955                                                        Simone Pinto




                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III  41
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