Page 17 - Notiziario 2018-1
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SPECIALE
















































                           MUNICIPIO DI GORIZIA, 1° OTTOBRE 1916. IL MAGGIORE SESTILLI TRA I SUOI CARABINIERI E GLI IMPIEGATI



                     CARABINIERI TRA LA GENTE
            Durante l’intero arco del conflitto l’Arma affrontò anche  vittime dei bombardamenti aerei e navali nemici, verificatisi
            su  tutto  il  restante  territorio  nazionale  impegni  non  soprattutto nella fascia costiera dell’Adriatico, alle popo-
            minori che al fronte. A ranghi ridotti per l’elevato numero  lazioni colpite dalle numerose calamità naturali che in-
            di carabinieri mobilitati nelle zone di guerra, i Comandi  vestirono il Paese, tra le quali il devastante terremoto
            territoriali dell’Arma dovettero far fronte non soltanto  della Marsica del 1915, che provocò oltre 30.000 morti
            ad una recrudescenza della criminalità comune, ma anche  in un’area estesissima del Centro Italia.
            provvedere a un rinnovato impegno nel mantenimento      All’indomani  della  presa  di  Gorizia,  nell’agosto  del
            dell’ordine pubblico, turbato da scioperi e manifestazioni  1916, il Maggiore Giovanni Sestilli, fu nominato Com-
            di piazza, a nuovi compiti militari derivanti dalla necessità  missario per gli affari civili della città, provvedendo ai
            di garantire la vigilanza degli obiettivi sensibili (vedi lo  bisogni primari di una popolazione ridotta allo stremo
            sventato attentato alla polveriera di Lugo di Romagna,  (vedi Notiziario Storico N. 1 Anno II, pag. 64).
            Notiziario Storico N. 3 Anno II, pag. 28), il rispetto dei  Particolarmente saldo si mantenne il rapporto tra i Ca-
            bandi  militari  e  del  coprifuoco  in  molte  zone  della  rabinieri e gli enti locali. Proprio durante il corso del
            Penisola e dalla necessità di assicurare la leva, la ricerca  conflitto il sindaco di un piccolo comune ligure, Castel-
            dei renitenti e dei disertori, che sfociò persino in molti  nuovo  Magra,  si  fece  promotore  di  un’iniziativa  che
            scontri  a  fuoco.  I  Carabinieri  restarono  soprattutto  sarebbe stata poi replicata nei mesi e negli anni seguenti
            accanto  alle  popolazioni  in  difficoltà,  agli  sfollati,  alle  in ogni angolo d’Italia, in cerimonie gremite di cittadini:



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III  17
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