Page 16 - Notiziario 2018-1
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SPECIALE
















































                IL MAGGIORE COSMA MANERA A VLADIVOSTOK                        LA BANDA DELL’ARMA A PARIGI (TAVOLA DI A. BELTRAME)





            originari delle terre italiane irredente, fatti prigionieri  dalla Banda dell’Arma che, al rientro dal fronte, dove
            dai Russi sul fronte orientale. Dopo i primi rimpatri   aveva accompagnato la Bandiera di Guerra e il Reggi-
            nel 1916 lungo la rotta baltica, interrotti per l’arrivo  mento Carabinieri Mobilitato, svolse un intenso periodo
            dell’inverno, l’Ufficiale si ritrovò ad affrontare il caos  di tournée in Francia e in Gran Bretagna, quale simbolo
            della rivoluzione russa. Ciononostante, tra mille difficoltà,  dell’Italia  impegnata  nella  cooperazione  militare.  Il
            riuscì a condurre circa 3.000 uomini prima fino a Vla-  complesso si esibì in concerti pubblici e a beneficio dei
            divostok, dove costituì la “Legione Redenta”, e poi fino  soldati alleati feriti, assumendo da quel momento la fi-
            alla  concessione  italiana  di  Tien  Sin  in  Cina,  dove  sionomia di una formazione musicale moderna e com-
            quegli uomini, che aveva trovato affranti e sfiduciati,  pleta, capace di rappresentare, attraverso le esecuzioni
            furono  motivati,  addestrati,  riarmati  con  il  supporto  di un repertorio molto ampio, le tradizioni non solo
            degli  Inglesi  e  dei  Francesi  e  persino  riportati  per  militari e i costumi del nostro Paese. La Banda si esibì
            qualche  tempo  a  combattere  per  difendere  la  linea  la prima volta a Parigi il 24 aprile 1916, accanto ad altri
            transiberiana dalle truppe bolsceviche. Tra il 1918 e il  due complessi militari alleati. La stampa parigina lodò
            1919, Cosma Manera partì di nuovo percorrendo in        senza riserve le esibizioni dei Carabinieri musicanti, ai
            lungo  e  in  largo  tutta  la  Siberia,  recuperando  altri  cui successi anche “La Domenica del Corriere” dedicò
            1.800 reduci, condotti sino in Cina e rientrati a Trieste  una tavola a colori realizzata da Achille Beltrame (vedi
            nel 1920. Un ruolo da protagonista all’estero fu svolto  Notiziario Storico N. 2 Anno I, pag. 69).



            16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III
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