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PAGINE DI STORIA





              Nell’aprile del 1942


                    viene catturato



               dai Russi iniziando


                   il lungo calvario


                                                                                      LA PRIGIONIA
                   di una prigionia                                 Da quel momento ha inizio il calvario di Reginato,

                                                                    per ben 12 anni prigioniero nei campi di concentra-
                       nei campi di                                 mento  di  Oranki,  Sudzal,  Krinovaja,  Suslangher,
                                                                    Tambow e Kiev.
                  concentramento                                    L’odissea di tanti militari italiani fu quindi anche
                                                                    l’odissea del valoroso ufficiale medico. Anche da
                                                                    prigioniero riteneva che il medico avesse un privi-
                   sovietici durata                                 legio che nessun altro uomo in cattività può avere:
                                                                    il privilegio, che si fa certezza e convinzione, che
                        ben 12 anni                                 nessun istante della sua vita è perduto o speso in-
                                                                    vano solo che egli possa medicare, sorreggere, aiu-
                                                                    tare a vivere, dar forza alla debolezza altrui. Se gli
                                                                    è dato di salvare anche un solo essere umano dalla
                                                                    morte  o  dalla  disperazione,  ciò  lo  ripagherà  del
                                                                    tempo perduto! Privo di idonei strumenti opera con
            nel 1983 all’età di 109 anni ed è commovente vedere     lametta da barba, forbici, seghe da fabbro, corde di
            le fotografie che la ritraggono con il figlio nel 1954 al  violino come suture, curando italiani, tedeschi, ru-
            rientro dalla prigionia in Russia.                      meni,  spagnoli,  francesi,  danesi  e  gli  stessi  russi.
            Come racconta Reginato stesso nelle sue memorie,        Combattute il tifo, la dissenteria, la tubercolosi, la
            cade prigioniero in un’imboscata nell’aprile del 1942.  denutrizione,  accompagnando  con  fede  cristiana
            Il Battaglione combatteva nel bacino del Donetz verso   questa umanità sofferente fino alla morte. Accusato
            Stalino.                                                di violenza su una donna evita la fucilazione ma
            La sera del 28 aprile, durante una marcia notturna,     viene condannato, quale criminale comune, a venti
            una piccola colonna che procedeva lenta su terreno      anni di lavori forzati dopo un giudizio di un tribu-
            fangoso, leggermente staccata dal grosso del Reparto,   nale da operetta.
            viene aggredita alle spalle e ai fianchi da truppe so-  Solo la sua professionalità e capacità medica oltre
            vietiche. I russi aprono il fuoco con armi automatiche  alla incrollabile fede gli consentono di superare tor-
            e, favoriti anche dal fattore sorpresa, catturano Regi-  menti inenarrabili, accuse infamanti, violenze fisi-
            nato e il soldato Avidano a conclusione di una san-     che e psicologiche inaudite che, pur minandolo nel
            guinosa lotta. Condotti in un vicino villaggio i due    fisico, ne lasciano intatte tutte le virtù di medico, di
            italiani vengono percossi e privati di tutti gli oggetti  ufficiale e di uomo.
            personali, compreso l’orologio da polso dell’ufficiale  Sempre fedele al giuramento di Ippocrate e al giu-
            regalatogli dal padre in occasione del conseguimento    ramento alla Patria, benché torturato e minacciato,
            della laurea.                                           non abdica mai ai suoi principi morali e religiosi,




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II 65
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