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PAGINE DI STORIA
dal piccolo reliquario ai dipinti dei grandi maestri del
Rinascimento. Non bisogna dimenticare, tuttavia,
che in questo periodo sono frequenti anche le copie
note come "falsi d’autore", la cui natura non auten-
tica, era espressamente dichiarata.
Questi furono anche gli anni che segnarono la nascita
dei più grandi musei del mondo (la National Gallery
di Londra e il Musée Napoléon di Parigi), che acqui-
starono un cospicuo numero di opere d’arte prove-
nienti sia dalle collezioni principesche delle ormai
decadute famiglie nobiliari, sia da incerti canali di
vendita. Le grandi istituzioni non furono le uniche ad
attirare a sé l’interesse di abili falsari e mercanti diso-
nesti. Anche la nascente borghesia, soggetta alla moda
corrente che indicava l’acquisizione di opere d’arte
come mezzo per ottenere maggior rilievo sociale, fu
colpita da truffe e inganni. Per far fronte a questa di-
lagante produzione di opere false vennero adattate le
prime misure di tutela e, parallelamente, alcuni espo-
nenti del mondo dell’arte si interrogarono su quali cri-
EMBLEMA DEL COMANDO CARABINIERI teri di giudizio potevano essere utilizzati per stabilire
TUTELA PATRIMONIO CULTURALE l’autenticità o falsità di un’opera. Da questa conside-
razione nasce il lavoro dei connoisseurship, ovvero di
trocento, come effetto collaterale alla nascita del col- esperti d’arte che, attraverso vari metodi di indagine,
lezionismo moderno. Numerose botteghe artigianali cercano di attribuire la paternità artistica ad un’opera.
produssero una grande quantità di manufatti, soprat- Nel corso degli ultimi anni anche la scienza è arrivata
tutto piccole anticaglie, che venivano acquistate e col- in soccorso al lavoro dei conoscitori: le analisi chimi-
lezionate da mercanti, amatori d’arte e anche da che dei colori o le radiografie ai raggi x sono risultati
esponenti dell’antica nobiltà italiana. Le grandi stanze degli ottimi strumenti di ausilio per conoscere la reale
delle Wunderkammer (camere delle meraviglie) pos- natura di un oggetto artistico.
sono essere un chiaro esempio che ci dimostra la fre- Tuttavia, se risulta più facile stabilire l’autenticità di
nesia collezionistica di questi secoli in cui riaffiorò il un dipinto o di una statua di epoca antica, più ardua
culto per l’antico e per gli oggetti rari e preziosi. è la valutazione delle opere d’arte contemporanea.
Nei secoli successivi anche gli stessi artisti si cimenta- La rivoluzione concettuale attuata dai ready-made di
rono in questa antica pratica, ma con intento tutt’al- Duchamp, le riflessioni sugli oggetti semplici degli ar-
tro che truffaldino: il loro scopo era quello di tisti dell’Arte Povera, la Land Art e la performance,
sfoggiare le loro abilità artistiche copiando le opere hanno rivoluzionato il concetto stesso di oggetto ar-
dei maestri antichi come Fidia o Prassitele, per dimo- tistico e di Arte. La produzione in serie delle opere
strate di non avere nulla da invidiare. d’arte e la facilità della riproduzione meccanica,
Un esempio è il caso del famoso Cupido di Michelan- hanno favorito, in un certo senso, il lavoro dei falsari.
gelo Buonarroti, realizzato dall’artista e nascosto nella La facilità con cui si possono reperire alcuni dei ma-
terra come un reperto archeologico, spacciato come teriali (tele, colori, matrici) utilizzati da artisti come
un antico reperto che trasse in inganno il cardinale e Alighiero Boetti, Franco Angeli, Tano Festa, per ci-
mecenate Raffaele Riario. L’Ottocento segnò il cul- tarne solo alcuni e la vicinanza storica che ci accu-
mine della contraffazione artistica, si falsificò di tutto: muna sono solo due dei tanti fattori che consentono
68 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II