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PAGINE DI STORIA
LA 305ˆSEZIONE MOBILITATA POCO PRIMA
DELLA PARTENZA PER L’AFRICA ORIENTALE ITALIANA
la penetrazione in Etiopia, abbandonata nel 1896. Le nemiche, riconfermando ancora una volta le sue ma-
gnifiche doti di esperto ed avveduto comandante di
operazioni militari iniziano il 3 ottobre successivo (ca- truppe di colore e di valoroso ed intrepido combat-
tente. Adì Chiltè – Adì Abò, 20 febbraio 1936”;
duta di Adua il 5 ottobre e presa di Makallè l’8 no- “[...] Occupato importante capoluogo e accertato che
nuclei nemici, favoriti dalla popolazione, tentavano
vembre). Il 15 dicembre l’armata di Ras Immirù tenta un colpo di mano sul tergo delle nostre colonne in
marcia, effettuava con ardimento e prontezza una riu-
invano un’offensiva volta a minacciare l’Eritrea; dopo scita spedizione punitiva. Nel ciclo operativo, con
azione ardita e avveduta, agevolava l’avanzata della
aver varcato i guadi del fiume Tacazzè, cerca di risalire grande unità, conseguiva la sottomissione di intere
masse di popolazione e di importanti capi e notabili,
a nord verso la zona di Selaclacà. Per fronteggiare il catturando ingente quantità di armi e munizioni. Adì
abò – Ad Nebrid – Az Darò – Scirè, 25 febbraio – 6
pericolo, il Maggiore Contadini costituisce quattro marzo 1936”.
Il 29 giugno 1940 consegue la promozione a Tenente
bande di irregolari indigeni da impiegare come ausi-
Colonnello per meriti di guerra per le azioni condotte
liari di polizia per la vigilanza della frontiera. Le vit-
durante la campagna d’Etiopia. Viene nuovamente
toriose operazioni contro Ras Immurù, nel corso delle
mobilitato, nel novembre 1940, e inviato in Albania
quali si distinguono numerosi carabinieri come il Bri-
al comando del III Battaglione CC.RR. Durante le
gadiere Meloni, il parigrado Amorelli e il Carabiniere
Aldino, valgono all’Ufficiale due medaglie d’argento
al valor militare con le seguenti motivazioni:
“Comandante di un gruppo di irregolari da lui reclu-
tati ed istruiti, superando non lievi difficoltà, faceva
del suo gruppo, in brevissimo tempo, un sicuro stru-
mento di guerra e lo conduceva, con ardimento e pe-
rizia, in aspro combattimento contro rilevanti forze
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II 53