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stantivo latino taeda che significa pino o in una gara dal sapore iniziatico, si cala-
torcia fatta di questo legno ricco di resina, vano dalle pareti a strapiombo per reci-
sostanza che veniva estratta dai pastori lo- dere gli esemplari più belli.
cali. A Fara San Martino questo albero Cesare De Titta, poeta dialettale in un ver-
aveva una forte valenza culturale. nacolo narra la storia di un giovane che
Gli anziani ricordano che le torce di pino per dimostrare il suo amore verso una ra-
nero venivano utilizzate nella processione gazza tentò l’audace impresa di tagliare
del Venerdì Santo, mentre i giovani fino uno di questi alberi trovando però la morte
alla prima metà del secolo scorso, quasi sulle orride pareti.