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reagiamo alla loro presenza. Il continuo stemi di dissuasione, fondamentali per
avvicendarsi di incidenti e inconvenienti una corretta gestione della specie. La ge-
tecnici, con una prima fuga di M49 dopo stione degli orsi “intraprendenti”, per un
la cattura e una seconda fuga dalla mede- corretto rapporto con l’Uomo, non può
sima struttura presso Casteller (TN) seguita essere effettuata a spot o dilatata nel tem-
dalla perdita del radiocollare, evidenziano po, ma al contrario, nonostante tutte le
le difficoltà di gestione e convivenza, in- difficolta del caso, va perseguita con de-
dicando una non più rinviabile messa in terminazione, forza, frequenza e con la
atto, puntuale, seria e precisa, di un pro- necessaria organizzazione amministrativa.
gramma di applicazione dei principali si- Altrettanto importante è una mirata infor-
mazione, frutto di un vasto programma di
divulgazione e comunicazione scientifica
rivolto ai residenti, sui comportamenti cor-
retti da attuare in presenza della specie,
come pure ai tanti turisti che frequentano
le aree di presenza dell’orso.
Da una semplice escursione nell’area del-
l’ultimo incidente nel comune di Andalo,
ai bordi del Parco Regionale Adamello
Brenta, non si sono notati né cartelli espli-
cativi sulla presenza del Parco, né di fauna
selvatica e men che meno dell’orso. Assenti
anche i cassonetti anti-orso, dotati di
coperchi speciali. Residenti e turisti
uniti nella mancanza di timore nei
confronti della fauna selvatica in
generale e dell’orso in partico-
lare evidenziano, nell’incidente
con il plantigrado, la rarità
dell’evento. Va ricordata poi
la presenza continua dell’orso
in Friuli-Venezia Giulia con
soggetti che ripetutamente
attraversano il confine in en-
trambe le direzioni. Avvista-
menti e osservazioni si registra-
no sul Carso triestino fin dagli
anni Ottanta, a Tarvisio, in Carnia,
nelle Valli del Natisone fin nel pordenonese
sul Bosco del Cansiglio senza però forma-
zione di nuclei riproduttivi.
Quest’area geografica è molto importante
perché di fatto costituisce una cerniera
tra la popolazione slovena balcanica e
quella trentina e potrebbe ospitare, con i
dovuti accordi e programmi, gli orsi trentini
più “turbolenti” evitandone la condanna
NOVEMBRE-DICEMBRE 2020
a vita in un recinto. Iniziativa già oggetto
di proposta dello scrivente al Ministero
dell’Ambiente.
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#Natura