Page 7 - Il Forestale n. 60
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Sono  seguiti  due  decreti  ministeriali:  uno  del  Anche la VIA andrebbe estesa a tutte le cave,
          1991  sui  requisiti  dei  progetti  di  riassetto  in quanto una valutazione fatta in modo con-
          ambientale per le aree in coltivazione ed uno  giunto  da  più  uffici,  diminuisce  i  margini  di
          del 2003 che ha fissato le regole con cui enti e  possibili abusi e pressioni su singoli enti auto-
          società pubbliche debbano impiegare almeno il  rizzativi.
          30% di materiale riciclato per i loro fabbisogni.  Purtroppo,  al  momento  attuale,  il  lavoro  di
          Purtroppo entrambi i decreti sono stati finora  controllo  e  di  repressione  delle  violazioni
          abbastanza disattesi.                     ambientali  nel  settore  delle  cave  svolto  dal
                                                    Corpo forestale dello Stato è limitato dal fatto
          Il Piano cave                             che non ci sono norme in Italia che sanzioni-
          Attualmente 9 regioni italiane risultano ancora  no la difformità delle opere realizzate in una
          sprovviste  di  “Piano  cave”  e  molte  province  cava,  rispetto  alle  prescrizioni  stabilite  dalla
          non hanno un “Piano provinciale cave”.    Valutazione di Impatto Ambientale.
          Quindi  la  criminalità  organizzata,  che  vuole  Vi sono possibilità di sanzionare gli illeciti dal
          entrare in modo illecito nel settore delle cave,  punto di vista paesaggistico-ambientale o del
          sposta continuamente i propri traffici da una  mancato  rispetto  del  vincolo  idrogeologico,
          provincia e da una regione ad altre, cercando le  ma non c’è norma che sanzioni la difformità di
          situazioni in cui le disposizioni di legge sono  un progetto di cava rispetto alla VIA, che, tra
          più permissive o più farraginose.         l’altro, è un procedimento che costa migliaia di
          Le  diverse  realtà  normative  generano  anche  euro  per  chi  lo  realizza  e  parecchie  ore  di
          situazioni di concorrenza sleale fra i cavatori  tempo per gli enti preposti alla sua valutazione
          che operano in realtà “controllate”, rispetto a  ed approvazione.
          quelli che estraggono in aree più “permissive”.  Un  esempio  positivo  viene  dalla  Regione
          Per  questo  motivo  diventa  fondamentale  Emilia-Romagna  che  con  l’aiuto  dell’Unione
          approvare  piani  estrattivi  più  omogenei  e  Europea  ha  sperimentato  nuove  forme  di
          meno “soggettivi”.                        gestione  dei  siti  estrattivi,  nuove  modalità  di







































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